Le indiscrezioni corrono, rimbalzano da una sponda all’altra del biliardo sino a scontrarsi senza però effetti distruttivi, bensì disegnando mobili figure geometriche solo apparentemente caotiche. Appunto come l’elezione all’europarlamento di Strasburgo, ottenuta da Massimiliano Salini grazie a una carambola tra Maurizio Lupi e lui stesso. Il ministro ai trasporti Lupi, che come tale ne sta combinando di brillanti, meriterebbe secondo il Salini di diventare leader del nuovo centrodestra, dopo un riassestamento che tutti si augurano.
Lupi rinuncia a fare l’europarlamentare di Strasburgo, quindi sparisce dalla Padania il Salini che diventa euro-onorevole e non vedrà più la nebbia, in seguito a un evidente programma. Vinci tu rinunci accetto io, ma chi sostituirà Salini? Se Perri vince e vince anche Bongiovanni a Casalmaggiore, al centrosinistra resta una sola città, Crema, e con un semplice calcolo dei peso dei sindaci (secondo il numero di abitanti dei loro Comuni) è probabile che il centrodestra possa rivendicare la presidenza della Provincia.
Impossibile che in una tempesta di menti pensanti (brain storming) non ci abbiano pensato: nulla più di normale.
E c’è un uomo che può passare come “super partes”, ovvero il candidato senza rivali, il neosindaco di Offanengo Gianni Rossoni. Potrebbe essere proprio lui il successore di Salini.
Nessuno ha osato sfidarlo, tutti i partiti specialmente il Pd si sono divisi e in via Ippocastani a Cremona mostrano i denti e scagliano frecce avvelenate (metaforicamente, è ovvio) a chi borbotta di inciucio. Non può essere inciuco, una spaccatura ha favorito l’ex assessore regionale al lavoro che infatti in politica lavora ancora. Ma sarà forzato da Forza Italia nel ruolo di rappacificatore del centrodestra dopo tante lotte?
E poi: se la vecchia guardia, per chiamarla così, si tiene ben il territorio da uno Jotta a un Rossoni, dove mai andranno i giovini? I Bertusi? I Gallina? I Ferroni? Gli Agazzi? Gli Zanibelli? I Ghidotti?
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