“La7 sta diventando una televisione che comincia ad avere un peso specifico negli ascolti, ma che riesce a essere anche una rete trandy”. Lo ha dichiarato Gianni Stella, vice presidente esecutivo e amministratore delegato di Ti Media, in un’intervista rilasciata al mensile Prima Comunicazione. Alla presidenza del gruppo televisivo di Telecom Italia è arrivato Severino Salvemini, docente di economia aziendale della Bocconi e grande esperto di media. Le nomine sono state decise dal nuovo Cda di Ti Media, riunitosi l’8 aprile a Milano. Stella resta, dunque, per un secondo triennio plenipotenziario delle attività televisive di Telecom, che comprendono La7, La7d, il 51% di Mtv Group, l’operatore dei mux Timb e il digital content per l’iptv e per Cubo della casa madre
La7, grazie al manager Stella, è riuscita a fare un bel balzo in avanti negli ascolti (3,5% nel giorno medio), soprattutto grazie all’arrivo di Enrico Mentana, che in pochi mesi ha portato il minuscolo telegiornale delle 20 a diventare la punta d’attacco della rete, stabilizzato quasi al 9% e spesso al 10%. “Mentana è un ottimo professionista che è arrivato al momento giusto dando un notevole impulso a un percorso virtuoso che era già iniziato. Mentana è stato lo “strappo” che ha determinato un fatto fondamentale, e cioè che l’8 dicembre abbiamo rinegoziato il contratto pubblicitario con Cairo Communication che stabilisce una stretta correlazione tra la share raggiunta e i ricavi dagli spot. Questo accordo permette di perseguire una nuova prospettiva di sviluppo. Se per ridurre le perdite di La7 finora ho dovuto lavorare principalmente sui costi, adesso premeremo l’acceleratore sui ricavi. Vuol dire maggiori investimenti sul palinsesto per poter alzare le nostre performance e recuperare quote di mercato anche se diminuiremo l’attenzione sulla spesa e l’efficienza dei risultati”.
In merito agli obiettivi di La7 per il prossimo triennio, Stella ha affermato: “Non dico di raggiungere la share del telegiornale, ma dovremo crescere almeno fino al 5% prima della fine del triennio. Una percentuale che, per effetto del tipo di contratto pubblicitario, permetterà di incassare un sostanzioso incremento di ricavi facendo si che La7, appesantita ancora da una trentina di milioni di perdite, arrivi al pareggio economico finanziario o, quantomeno, potrò lasciare il testimone al mio successore molto vicino al traguardo”.
Invece sul tipo di target della rete, il manager ha dichiarato che “cercheremo di pescare nelle sacche di pubblico più aperte al cambiamento, quindi un pubblico più giovane e fra le donne. Non a caso abbiamo dato una forte impronta femminile alla nostra rete digitale La7d”. Stella ha commentato anche i risultati di G Day, il programma preserale condotto da Geppi Cucciari: “Per il momento G Day è da considerarsi come un esperimento. Per il preserale avevamo il dubbio se fare un giochetto tipo quelli che vanno su Raiuno e Canale 5 ma si è preferito con coraggio fare una trasmissione ironica e leggera. Per testare il format siamo partiti con un programma che precede il telegiornale delle 20 e dura solo 15 minuti. Comincia proprio quando i quiz della concorrenza entrano nella fase più avvincente ed era scontato che il pubblico non li avrebbe abbandonati per sintonizzarsi su La7. Adesso stiamo lavorando per anticiparlo alle 19, anzi, forse, anche qualche minuto prima. E’ evidente che allungandolo trasformeremo e ristruttureremo il format, ma al timone resta Geppi Cucciari che ci piace molto”.Per la battaglia della prossima stagione autunnale, Stella ha affermato che “Si sta lavorando per rafforzare le fasce in cui La7 è più debole: il pomeriggio e la prima serata del sabato e della domenica e la fascia che viene prima del tg delle 13,30. Faremo cambiamenti importanti ma non è il momento di parlarne perché i fuochi di batteria li scoprirò a giugno alla presentazione dei nuovi palinsesti”.
In merito alle voci di un possibile passaggio di Fabio Fazio su La7, Gianni Stella si è trincerato dietro un secco “no comment” mentre è molto soddisfatto della performance di La7d: “Ci eravamo posti come obiettivo d’ascolto lo 0,15% e viaggiamo già allo 0,24%. Vogliamo potenziarla incrementando le produzioni originali per arricchire il palinsesto che finora ha soprattutto riproposto i programmi di La7 offrendo al pubblico l’occasione di rivederli se se li erano persi. Però abbiamo già iniziato a fare dei programmi mirati al pubblico delle donne giovani: sta andando discretamente la Parietti e va splendidamente Cuochi e fiamme sulla cucina”.