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giappone: a zonzo per tokyo e qualche mistero

Creato il 29 gennaio 2011 da Luci

eccomi qua reduce dalla mega camminata turistica alla ricerca della città.

la prima tappa è  stata la residenza imperiale, i suoi giardini, i laghetti, le case tra i boschi di pino giapponese.

faceva impressione vedere questo parco quieto e quasi addormentato circondato, aggredito quasi, dai grattacieli e dalle ruspe.

stanno iniziando a fiorire i susini e era già molto bello, fra qualche settimana sarà bellissimo, ma io mi godrò le fioriture lucchesi.

dopo un pranzo assai carico, a base di spaghettoni (sto imparando a succhiarli come dio comanda, ma non è semplice, anche perchè vanno succhiati dal primo all’ultimo centimetro e ci vuole una discreta tecnica) e birra nel quartiere dei manga (akihabara) abbiamo fatto un giretto alla ricerca dei nostri eroi preferiti:

conan e lana, spank, mimi ayuara, candy, mademoiselle anne, mila azuki,  mazinga zeta, lamù, goldrake…

e non ne abbiamo trovato nemmeno uno.

in compenso vi posso assicurare che il quartiere dei manga è popolato da gente completamente fuori di testa.

i negozi vendono bambole puppute dalle mutande bianche di pizzo, con gli occhi tristi che paiono dire “preferirei tu non mi stuprassi, ma daltronde sei maschio e dominante per cui mi sottometto…

accanto alle bambole puppute modelli di gundam di tutte le epoche, perchè i nerd giapponesi sono bambinoni.

e veniamo al primo mistero: a ogni angolo di strada ti regalano fazzoletti.

sui fazzoletti ci sono ragazzine tipo amiche di maria de filippi ammiccanti e truccate come lolite.

i fazzoletti vengono regalati soprattutto alle donne, ma sopra sembra proprio ci siano pubblicità osé per gli uomini.

che diavolo è? qualcuno mi sa spiegare il mistero dei fazzolettini di tokyo?

il secondo mistero è collegato (forse) al primo.

agli angoli del quartiere elettronico di tokyo c’erano ragazzi che tipo pusher arrivavano in tutta fretta con degli album di foto.

negli album figurine di ragazze tutte in pose particolari, col cappellino di paglia, coi boccoli, col vestitino a volants eccetera.

i ragazzi, febbrilmente scorrevano gli albi e digitavano codici sui loro cellulari.

qualcuno sa dirmi che malattia è?

il terzo segreto di tokyo riguarda i giapponesi e le indicazioni stradali, ma di questo, “parleremo la prossima volta!”

ciriciao gente!


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