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Giappone. ADeMaThè risponde ai nostri dubbi

Da Fiveoclock

Giappone. ADeMaThè risponde ai nostri dubbiIeri ci chiedevamo se le radiazioni in Giappone avessero provocato danni ai giardini di tè del Paese orientale. ADeMaThè, Associazione Italiana Degustatori e Maestri di Thè, ci ha risposto.

Il presidente, Marco Bertona, garantisce che il tè giapponese ora in commercio in Italia (e nel resto del mondo) risale al raccolto 2010 e quindi “è sicuro e non contaminato dalle radiazioni fuoriuscite dalle centrali nucleari di Fukushima”. Quello che hanno iniziato a raccogliere in queste ultime settimane, non sarà in commercio prima dell’estate. Bertona sottolinea che è ancora presto di parlare di contaminazione. “Siamo in stretto contatto con le autorità e le associazioni di categoria dei produttori giapponesi di tè, che ci aggiornano quotidianamente sulla situazione sanitaria”.

Vi terrò e vi terremo informati



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