E se proponessimo anche ai comuni di cominciare a mescolare nelle aiuole fiorite anche frutta e verdura?
Sapete che ci sono alcune piante di frutta e verdura che godono della presenza di altre piante ornamentali
perchè queste ultime le difendono da alcune specie di parassiti?
E si, proprio così, spesso ignoriamo le proprietà delle piante anche di quelle che abbiamo sotto gli occhi da una vita!
Invece di buttare prodotti chimici sugli orti perchè non associare quei tipi di piante che si proteggono a vicenda? Prossimamente vi darò qualche consiglio molto utile ed ecologico.
Quello di cui volevo parlarvi oggi, è di alcune iniziative che cominciano a fiorire in Europa,
in particolare in una città francese che si trova sulla costa della Bretagna, Saint Nazaire.
Qui è nata un’associazione, I Colibrì, che fa cose molto interessanti.
Da Le Monde:
“Nel quadro del loro programma per (R)evoluzionare l’agricoltura, I colibrì hanno unito le loro forze ad un movimento cittadino nato in Gran Bretagna che si chiama Incredibili Commestibili.
Questo movimento ha come scopo di piantare delle verdure dappertutto e di occuparsene collettivamente permettendo a chiunque di servirsene di raccogliere gratuitamente i prodotti.”
Sabato 4 maggio in Francia è stata lanciata una grande campagna dove è stata invitata la popolazione a piantare nella propria città frutta e verdura con la finalità di poterla condividere e di “trasformare il territorio in un immenso orto”.
Un sito dava informazione per partecipare all’evento e sapere come muoversi e dove andare.
Il motto era Alimentazione da condividere. Servitevi pure, è gratuito.
Il movimento I colibri è nato sotto la spinta di un uomo straordinario di cui vi parlerò meglio più avanti, Pierre Rabhi.
Un grande uomo e filosofo che progetta grandi iniziative al fine di sostenere l’agro-ecologia e salvare il nostro pianeta.
Il movimento prende il nome da una leggenda che viene dalla cultura dei nativi americani.
Ne parla lo stesso Pierre Rabhi:
“Un giorno scoppiò un immenso incendio nella foresta.
Tutti gli animali terrorizzati stavano osservando impotenti il disastro. Solo un piccolo colibrì si stava dando da fare andando a cercare qualche piccola goccia d’acqua con il suo piccolo becco.
L’armadillo, irritato da questa agitazione inutile, gli disse:
“Colibrì ma tu non sarai matto?
Non sono queste piccole gocce che serviranno a spegnere l’incendio!”
Il colibrì rispose: “Lo so, ma io faccio la mia parte”.
Vorrei ricordarvi quello che diceva Madre Teresa quando ricevette il premio Nobel per la Pace ad Oslo:
“Quello che faccio è solo una goccia nell’oceano, ma se questa goccia non ci fosse, mancherebbe.”
È chiaro che non possiamo essere tutti né come Madre Teresa né come questo piccolo colibrì ma è vero che queste iniziative possono essere un modo alla portata di tutti per lottare contro le multinazionali come Monsanto, contro gli OGM e tutti quelli che non hanno una visione a lungo termine della salute del nostro Pianeta.
Sono gesti semplici che fanno la differenza: mangiare bio, cercare alimenti a km 0 e stagionali, coltivare il proprio orto, favorire la piccola agricoltura a discapito dell’industria e diffondere questa nuova cultura
Alla prossima settimana!