Firmato un accordo tra la Banca Mondiale e il governo di Gibuti per il finanziamento di progetti di sfruttamento delle risorse vulcaniche del paese del Corno d’Africa per la produzione di energia geotermica.
Attraverso l’IDA, l’ufficio dell’Istituto di credito internazionale dedicato ai paesi più poveri del pianeta, verranno inoltre garantiti dei crediti da destinare al progetto, a cominciare dalla cifra di sei milioni di euro già stanziati nei mesi scorsi e destinati a finanziare gli studi di fattibilità necessari a verificare la possibilità di produrre energia elettrica su larga scala. La tappa successiva sarà la convocazione di una gara di appalto per i produttori privati di energia elettrica relativa alla costruzione di una centrale geotermica con una potenza di circa 56 MW.
La Banca Mondiale ha coinvolto diversi donatori per cofinanziare il costo totale del progetto, che ammonta a 31 milioni di dollari, tra cui il Global Environment Facility (GEF), il Fondo OPEC per lo Sviluppo Internazionale (OFID), la Banca Africana di Sviluppo (AfDB), l’Agenzia francese di sviluppo (AFD) e il piano globale di sviluppo geotermico (GGDP) attraverso il programma di assistenza alla gestione del settore energetico (PAGE).
Gibuti si è posto l’obiettivo del 100% energia rinnovabile entro il 2020 per coprire il proprio fabbisogno, rilanciando anche un ambizioso progetto di 300 MW per lo sviluppo di altre fonti geotermiche con il sostegno del governo della Cina.
Fonte: InfoAfrica.it