E’ stato un lunedì da ricordare per Gigi Datome, con lo sbarco a Detroit, la firma sul contratto biennale con i Pistons davanti ad una leggenda come Joe Dumars, la foto subito postata sui social network, e poi la chat con i tifosi e la presentazione ufficiale davanti alla stampa. Per l’ala piccola ex Virtus Roma, Mvp della serie A 2012-2013, un salto incredibile arrivato però nel momento giusto, all’apice della sua carriera a livello europeo. Gigigante, come viene soprannominato, diventa il quarto giocatore italiano nella NBA con Gallinari, Belinelli e Bargnani, ed è probabile che, dopo un primo periodo di adattamento, diventi un elemento importante per il gioco di coach Maurice Cheeks, vista la scarsa concorrenza in squadra nello spot di numero 3.
Gli occhi delle squadre NBA hanno osservato a lungo Datome in questa stagione: Celtics e Grizzlies sembravano in pole position, poi Bucks, Spurs e Rockets. Alla fine sono stati i Pistons a spuntarla. Gigi ha detto per iniziare:
“Sono così felice e così orgoglioso di questa chiamata da parte dei Pistons. Che onore essere stato scelto da grandi ex giocatori come il presidente Joe Dumars e il coach Maurice Cheeks. Non vedo l’ora di iniziare, di conoscere i miei compagni e di allenarmi“.
Di Gigi i Pistons apprezzano non solo il tiro, ma anche il fisico, le braccia lunghe, l’atletismo, il ball handling e la difesa sul perimetro. Inizialmente l’idea è quella di partire con Josh Smith da ala piccola vicino a Monroe e Drummond ma Datome permetterà a Cheeks di spostare Josh nel ruolo di 4 atipico con Drummond o Monroe da centro.
“Penso che questo sia il motivo per cui mi hanno scelto o comunque credono che sia un buon giocatore. Forse avrò bisogno di un po’ di tempo per adattare il mio gioco ma sono sicuro che i veterani mi aiuteranno ad inserirmi. Il basket è un linguaggio universale. Non ho paura, non sono spaventato, sono molto curioso e sono certo che mi adatterò alla grande“.
Come detto Datome, che ha chiuso la stagione con la maglia di Roma a quasi 17 punti e 6 rimbalzi di media con il 40% da tre, quasi il 50% dal campo e il 90% ai liberi, ritroverà negli USA i compagni di Nazionale Bargnani, Belinelli e Gallinari.
“Ho parlato con Belinelli e Bargnani, mi ha chiamato per farmi le congratulazioni. Mi hanno detto che Detroit era una buona scelta per me. Mi hanno parlato di un sacco di cose, sia dentro sia fuori dal campo. Quando ci ritroveremo in Nazionale chiederò loro un sacco di cose per aiutarmi ancora di più in questo salto“.