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Ginevra 2. Onu chiede a Iran di partecipare

Creato il 20 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

l’Iran annuncia “stop arricchimento dell’uranio”. La tv della repubblica islamica ha infatti annunciato la sospensione dell’arricchimento al 20% dell’uranio nell’impianto di Natanz. La notizia precede quella che dichiara come gli ispettori dell’Aiea (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), che vigilano sul rispetto dell’accordo raggiunto tra l’Iran e il cosiddetto gruppo dei 5+1 a Ginevra, verranno ora spostati nel sito sotterraneo di Fordò. Ma è comunque Natanz a fare la parte del leone, con circa i tre quarti delle centrifughe per l’arricchimento dell’uranio stoccate nel sito. Centrifughe che, come pare confermato anche dagli stessi ispettori dell’Aiea, sono state fermate. La notizia è stata appresa da fonti diplomatiche a Vienna, ma l’Aiea non ha ancora commentato o confermato ufficialmente la cosa.

Sulla scorta di questa apparente pacifica risoluzione del problema dell’arricchimento dell’uranio iraniano, il presidente dell’ONU Ban Ki Moon ha colto l’occasione per invitare l’Iran a prendere parte come interlocutore alla conferenza internazionale di pace Ginevra 2, che si terrà tra due giorni e avrà come obiettivo un accordo sulla Siria. “Dopo una serie di intense discussioni ho deciso di allargare la presenza a Ginevra 2 ad Australia, Bahrain, Belgio, Grecia, Santa Sede, Lussemburgo, Messico, Paesi Bassi, Corea del Sud, e Iran”, ha affermato il presidente dell’ONU. Secondo fonti internazionali l’invito sarebbe già stato prontamente accettato dall’Iran.

L’obiettivo del segretario generale delle Nazioni Unite è di dare corso ad un rafforzamento del processo di pace siriano invitando come interlocutrice proprio la repubblica islamica, fortemente alleata con la Siria, per cercare di accelerare su una pacifica transizione politica. “L’Iran è pronto a giocare un ruolo positivo e costruttivo a Ginevra 2″, ha detto il ministro degli esteri iraniano Mohammed Javad Zarif.

Ma l’opposizione alla partecipazione dell’Iran al tavolo di pace è guidata dagli Stati Uniti, ancora molto scettici sul ruolo che la repubblica islamica dovrebbe avere e che preferirebbero che l’Iran accettasse come precondizioni per sedersi al tavolo l’insediamento di un governo di transizione in Siria. Richieste già respinte dalla repubblica islamica, che tramite Press Tv e nella persona del presidente della Commissione esteri e sicurezza nazionale del parlamento iraniano Alaeddin Boroujerdi, ha annunciato come Teheran parteciperà alla conferenza di Ginevra 2 solo nel caso non vengano imposte precondizioni.


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