Shigeru Kasamatsu è un ex ginnasta giapponese che tra medaglie olimpiche e iridate è riuscito a legare per sempre il suo nome a un tipo di salto al volteggio, da lui portato in gara per la prima volta. Questa tecnica rappresenta la sfida personale, e in un certo senso anche il futuro sportivo, di Giulia Fiore, 23 anni, nata, cresciuta e residente a Fossano ma da quattro stagioni tesserata per la Reale Ginnastica Torino. “Ormai ho un’età per cui i ginnasti vengono considerati maturi, per non dire “vecchi”; ma io ho ancora tanta voglia di crescere e cercare nuove soddisfazioni, a livello tecnico e di risultati”. Giulia sta terminando gli studi di scienze motorie, insegna ginnastica tra Fossano e Torino, si allena e gareggia a livello agonistico. Una vita intera trascorsa in questo mondo sportivo l’ha abituata a ritmi così elevati, anche se, come afferma lei stessa con un sorriso, “è più che altro una questione di passione e organizzazione”.
Giulia Fiore ha una sorella più piccola di un anno, Francesca, con cui nel 1995 entrò per la prima volta in una palestra, accompagnata dalla mamma: “era l’unico modo per sfogare il nostro desiderio di fare ruote e capovolte in giro per casa” racconta, “così iniziai con i corsi di base, poi il preagonismo e infine l’agonismo”. A Fossano si pratica ginnastica promozionale, ma al di là del livello medio leggermente inferiore le gare sono le stesse dell’artistica. “Nel corso delle stagioni ho raccolto buoni risultati, qualche titolo e tante soddisfazioni. E quattro anni fa decisi di provare il salto, partecipando al Campionato Regionale di Specialità; in quell’occasione incontrai Dora e Manuela (le allenatrici della Reale Ginnastica), che mi proposero di gareggiare con loro in B1”.
La risposta fu naturalmente affermativa e Giulia divenne immediatamente un punto fermo della squadra. “Le mie compagne sono tutte molto più giovani di me, quindi mi sento un po’ la loro sorella maggiore e mi hanno “eletta” capitano. Ho più esperienza e tanta voglia di aiutarle e vederle crescere; nella pratica cerco di incoraggiarle e sostenerle e, se capita, di dar loro anche qualche consiglio tecnico. Non riesco ad allenarmi sempre con loro ma abbiamo comunque molti momenti comuni. Il nostro rapporto è speciale e l’unione di squadra è senza dubbio ciò che ci ha permesso di conquistare la promozione in A2”.
Il ricordo del 4 maggio scorso, quando a Torri di Quartesolo (Vicenza) la formazione torinese raggiunse questo grande traguardo, è ancora vivo. “Il volteggio era il nostro primo esercizio, sia in qualifica che in finale. Da un lato è uno dei nostri punti di forza ma rompere il ghiaccio è sempre difficile. La tensione però non si è fatta sentire più di tanto proprio perché ci siamo sostenute a vicenda e tutto è andato per il verso giusto”. Il Campionato a squadre è sicuramente il grande obiettivo anche per il 2015. Comincerà il 7 febbraio ad Ancona con la prima prova, proseguirà a Milano il 28 febbraio e a Firenze il 14 marzo per concludersi a Pesaro il 9 maggio. “La nostra testa è già alla tappa inaugurale, ne parliamo spesso e non vediamo l’ora di iniziare. Purtroppo la settimana scorsa Arianna (Barbanera) si è infortunata a un piede e per noi è una perdita molto grave. Ma sono sicura che tornerà più forte di prima”.
La stagione di Giulia Fiore ha però già attraversato momenti importanti. A ottobre è stata selezionata per la nazionale di TeamGym, sport acrobatico molto diffuso negli stati del nord Europa. Sì, perché oltre a essere una grande atleta dell’artistica, Giulia è cresciuta praticando anche TeamGym, abbandonato (ma mai dimenticata) con l’arrivo a Torino. “Quando ho saputo che proponevano per la prima volta l’iniziativa della squadra nazionale ho deciso di provarci; e sono stata selezionata! Siamo stati a Reykjavik tra il 14 e il 19 ottobre e sono stati giorni semplicemente stupendi. Abbiamo gareggiato contro i migliori atleti del mondo in un contesto unico; e rappresentare l’Italia è davvero speciale, soprattutto per chi, come me, era alla prima esperienza con la maglia azzurra”.
Archiviata la settimana in Islanda il TeamGym è stato di nuovo messo da parte per preparare il Campionato Italiano di Specialità di fine novembre. Dopo aver vinto la fase regionale, Giulia non ha gareggiato al meglio in campo nazionale, mancando l’accesso alla finale del volteggio. “L’ultima gara mi ha lasciato un po’ di delusione, le aspettative erano altre e la finale era un obiettivo alla portata. Ho sentito la tensione e non sono riuscita a eseguire al meglio un salto che di solito mi riesce bene”. La voglia di riscatto è tanta e per voltare pagina Giulia Fiore ha già ripreso ad allenarsi con l’umiltà e la determinazione di sempre. “Ho ricominciato a lavorare sul nuovo salto, che al di là dei punti in più che può portare è diventata una gara con me stessa” conclude con gli occhi scuri che brillano, “la ginnastica ha gesti e acrobazie che fanno provare sensazioni uniche, che mi danno energia e voglia di continuare a migliorare”.