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Ginnastica Artistica: le ragazze della Reale Ginnastica e il sogno dell’A2

Creato il 25 marzo 2015 da Sportduepuntozero

Reale Società Ginnastica - Foto Alice ArduinoChiamatela sorpresa, oppure impresa, o ancora miracolo sportivo. Pochi a inizio anno avrebbero scommesso sul terzo posto della Reale Società Ginnastica di Torino dopo tre prove del campionato di A2. Neppure loro, le ragazze della prima squadra, che dopo la promozione della scorsa stagione si sono affacciate alla serie cadetta con l’emozione per il grande palcoscenico ma anche con il sangue freddo delle veterane. E considerata la loro età media non è cosa da poco. “Non ci aspettavamo di essere sul podio a una tappa dal termine” racconta Giulia Fiore, 23 anni, la più grande e di conseguenza il “capitano” del gruppo, “essere quarte ad Ancona all’esordio è stata già una bella soddisfazione; incredibile poi la seconda posizione a Milano. A Firenze abbiamo raccolto punteggio più bassi ma il quinto posto ci ha comunque tenuto in alto nella classifica generale”.

Alla base di questi ottimi risultati ci sono ovviamente tante cose, su tutte un grande talento e altrettanta voglia di allenarsi. “Nei giorni della settimana mi alzo, vado a scuola, torno a casa per un pranzo veloce, prendo il treno per andare in palestra, dopo quattro ore lo riprendo per tornare a casa, studio, mangio e vado a dormire” racconta Rebecca Pistone, 12 anni, “ma non mi pesa, perché di questo sport mi piace tutto”. La routine è praticamente la stessa per tutte le ragazze e molte abitano fuori Torino. Si allenano anche il sabato, sempre con grande concentrazione e soprattutto con il sorriso.

Questo perché sono anche molto amiche, non a caso “il campionato a squadre è meglio delle gare individuali, perché c’è il supporto delle compagne, perché si fa la gara insieme e la si prepara insieme”. Il pensiero di Irene Lanza, classe 2000, è lo stesso delle altre ragazze. Nelle tre prove fin qui disputate Irene è salita in pedana per tutti gli attrezzi; come la coetanea Alexia Angelini, tesserata per la Gym Aosta ma in prestito alla Reale per la serie A: “conoscevo già quasi tutte dalle gare passate e quando sono arrivata qui sono stata subito accolta”.

Il “sentirsi a casa” ha permesso alla squadra di formarsi negli anni, con l’ingresso in società di nuove atlete e con la crescita delle più giovani. La più piccola si chiama Maria Letizia Nuovoli, ha 11 anni e ha preso parte a due tappe su tre: “anche se le mie compagne sono più grandi c’è molta amicizia e se sono migliorata è anche grazie ai loro consigli”. E per il campionato di quest’anno, nella “famiglia” della Reale è entrata anche la savonese Sara Kthupi.

Questo ambiente è ciò che è mancato di più ad Arianna Barbanera e Matilde Lombardi, entrambe sulla via del recupero dopo un infortunio e lontane dalla palestra per qualche settimana tra dicembre e gennaio. La prima ha 17 anni, la seconda 13; tutte e due, già nella formazione che l’anno scorso conquistò la promozione, sperano di rientrare per la tappa conclusiva di Rimini, sabato 9 maggio. “Sarebbe bello riuscire a gareggiare anche solo in un attrezzo. L’emozione della serie A è stata forte anche rimanendo a guardare la gare delle nostre compagne, speriamo di poterla vivere presto sul campo gara”.

Per sapere se Arianna e Matilde riusciranno a raggiungere il loro traguardo bisognerà aspettare un mese e mezzo. Sarà un periodo lungo e intenso, e le ginnaste della Reale potranno ripensare a ciò che hanno vissuto finora, tra palazzetti grandi e pieni di gente. “Non dimenticheremo mai le sensazioni dell’esordio” ricorda Fabiana Lovato, classe 1999, “tra l’altro a causa del maltempo arrivammo ad Ancona molto tardi per le prove del venerdì, così ci fecero allenare con gli atleti dell’A1, che fino a quel momento avevamo visto solo in tv”.

L’ultimo interrogativo è: dove può arrivare questa squadra? Nessuna delle ragazze si sbilancia, anche solo per scaramanzia. Ma i numeri parlano chiaro; con una tappa ancora da “giocare” la Reale Ginnastica ha un ottimo margine sulla quarta in classifica e un distacco di quattro punti dal secondo posto che vale l’A1. Il bronzo da neopromosse sarebbe già un ottimo risultato, ma in fondo sognare qualcosa in più non costa nulla.

Guarda la fotogallery di Alice Arduino


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