Gioca con noi Silvio Berlusconi

Creato il 26 gennaio 2011 da Mapo
Fine giornata. A letto, sotto le coperte. Il computer appoggiato sulle gambe a ricreare quel soffice tepore da batteria ancora non abbastanza caldo da dare fastidio. Il sonno che bussa alla porta e fa a gomitate con la voglia di concedersi qualche pagina del lungo libro iniziato da qualche giorno.Ma, prima, un'ultima immagine a balenare nella mente, a fare capolino sconvolgendo di nuovo i pensieri nell'istante stesso in cui stanno per posarsi cheti a terra, come piume finalmente libere da un misterioso campo elettromagnetico che, per tutto il giorno, le ha tenute a mezz'aria.Un flash improvviso, epilettico: una europarlamentare destroide, imponente e un po' chioccia. Gli occhiali fumé portati anche nei talk show in prima serata. Assomiglia a una che è stata famosa per un po' sulle reti commerciali del premier. Altri tempi, altra pettinatura, altri tailleur dai colori sgargianti. A guardar bene, forse, è proprio lei. Quale aberrazione, qualche scempio, spettacolo osceno, cacofonia, orrore: un'anziana di destra con l'imprinting della regione più rossa d'Italia. 
Siamo in un salone regale, da feste. Divani bianchi ovunque. Cravatte regimental dai nodi allentati, profumi francesi si mischiano nelle narici alle bollicine dello champagne. Luci stroboscopiche ovunque illuminano di mille colori chiappe sodissime e seni generosi, malcelati da perizomi e reggiseni di pizzo di alto bordo. Anzianotti decrepiti e impasticcati per sostenere lo sforzo si mischiano in un calderone di corpi sudati, come in un girone dantesco. Tra queste membra si scorge anche carne più fresca, talvolta minorenne e lussuriosa, pronta a vendersi al miglior offerente.Lei è lì, al centro. Nella mano sinistra una cartelletta blu, dal dorso rigido. La mano destra appoggiata a una ruota gigante, di costa dei numeri colorati che scorrono, una decina dopo l'altra, sotto la spinta possente del concorrente di turno. Non prova vergogna alcuna. Serve il padrone di turno, per il gusto di obbedire. E, questo, lo chiama amore.La voce fuori campo è squillante e coglie quasi di sorpresa i commensali impegnati nei più vari giochi erotici sotto il tavolo. Delle mani candide si ritirano imbarazzate dalla patta aperta di un famoso conduttore di Tg4. I riflettori illuminano i volti al botox e in molti si stropicciano gli occhi, già spalancati dal mix letale di sonno, alcol e cocaina.
Gioca con noi: Silvio Berlusconi. Tara tara tattatarata tattataratatarattatara tattataratatarattatattatatta.
Il premier si risveglia dal solito torpore da consiglio dei ministri, fa qualche passo incerto tra la folla che batte le mani fino a spelarsele. Tutti in prima fila, a sostenere il padrone. Lui ricambia con giganteschi sorrisi e ampi gesti di saluto. Il comizio della sera è appena cominciato. Gira la ruota, indovina il prezzo e manda giù una pastiglia per godere appieno del premio che si è appena aggiudicato.
Che tristezza. E adesso me lo spiegate voi come riesco ad addormentarmi?

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