L’importanza del gioco con le mani ha una base neurofisiologica; infatti, la mano occupa sulla corteccia cerebrale l’area più estesa di ogni altra parte del corpo: ogni dito della mano è posto in relazione a un’ansa del cervello.
In base alle attuali scoperte delle neuroscienze, sappiamo l’importanza della mano nell’evoluzione della corteccia cerebrale: la prova dell’importanza e della qualità di questa relazione tra la mano e la mente umana è rappresentata dal cosiddetto “omuncolo”. (Studi del canadese Wilder Penfield).
Nel sito Gentle Way (vi consiglio di visitarlo!) Laura scrive che
Per i bambini è naturale giocare con le mani, in tutte le culture esistono giochi e filastrocche che i bambini eseguono muovendo ritmicamente le dita nei modi più diversi e fantasiosi.
Recenti studi scientifici sul movimento delle dita, stanno confermando la sua influenza sullo sviluppo mentale del bambino.
Si è infatti riscontrato che la ripetizione per un certo periodo di un esercizio di movimento delle dita, produce un allargamento dell’area corticale motoria del cervello, creando nuovi circuiti stabili (da uno studio pubblicato sulla rivista -Nature- da A. Karni).
Sin dalla più tenera età si dovrebbero insegnare e sollecitare nei bambini i gesti e i giochi con le mani al fine di rendere le loro dita agili e veloci, con la consapevolezza di rendere allo stesso tempo agile e vivace la loro mente.
A tal proposito un consiglio: provate a giocare con le mani aiutati da un libro come questo: Filastrocche da mimare