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“Giochi criminali” – De Cataldo, de Giovanni, De Silva, Lucarelli

Creato il 30 maggio 2014 da Temperamente

giochi criminali - copertinaScrivere bei racconti gialli non è facile: è complesso conciliare una trama poliziesca ben strutturata, che abbia al suo interno un movente credibile, qualche falsa pista, diversi possibili colpevoli, con un testo breve, stringato e, per forza di cose, spesso popolato da pochi personaggi. Per questo motivo, quando quattro ottimi scrittori si cimentano con una raccolta di racconti gialli, correre a leggerla è quasi un obbligo: e le aspettative riposte nella lettura sono, di necessità, spesso troppo alte.

Giochi criminali è una raccolta a tema: i quattro scrittori si cimentano sul gioco, inteso nelle sue possibili, svariate sfaccettature; Giancarlo De Cataldo affronta la tematica del gioco d’azzardo narrando della morte violenta di un ricco dandy, Maurizio de Giovanni ipotizza l’omicidio di un assistito, uno di quegli uomini che illudono il prossimo dettando numeri da giocare al lotto. Diego De Silva interpreta lo spunto in maniera meno vincolante e quasi solo metaforica, mentre Lucarelli proietta i lettori in un clima di pericolo imminente, in cui il gioco ha un ruolo fondamentale nell’evoluzione del testo.

La raccolta è discontinua e poco omogenea: ma se, da una parte, è scontato trovarsi di fronte a stili e personaggi molto diversi, dall’altra è il livello stesso dei racconti ad essere imparagonabile. De Cataldo gigioneggia e fornisce una soluzione ai limiti dell’incoerenza, de Giovanni sembra a disagio nel raccontare in prima persona il punto di vista del Commissario Ricciardi, e perde la sua caratteristica precisione e arguzia nello scrivere scadendo a volte nel melenso. De Silva consegna ai lettori un racconto che è tutto fuorché un giallo: non ci sono crimini né delitti, ma solo una esibizione di stile e scrittura che finisce per risultare stucchevole e stancante. Infine, il racconto di Lucarelli è giustamente ritmato e incalzante, ma, come per De Cataldo, la risoluzione è veramente poco credibile.

Giochi criminali è un libro tutto sommato piacevole, ma, appunto, non all’altezza delle aspettative date dal parterre di autori. Al termine della lettura, purtroppo, rimane in bocca un retrogusto di operazione puramente commerciale.

Maria Di Piazza

Giancarlo De Cataldo, Maurizio de Giovanni, Diego De Silva, Carlo Lucarelli, Giochi criminali, Einaudi, collana Stile libero Big, 2014, pp. 188, € 16,50


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