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Giochi d’acqua

Creato il 08 giugno 2014 da Marga

Per festeggiare la fine della scuola,  gli studenti lanciano gavettoni ovunque accompagnandoli con urla selvagge. Anch’io, la prof, vorrei fare qualcosa di simile, soprattutto per quanto riguarda le urla selvagge ma il gesto mi procurerebbe una  camicia di forza e non i benevoli sguardi di passanti, madri, padri e zie che con sospiri colmi di rimpianto, guardano amorevolmente le deliziose idromachie ( esiste?)   ultimamente rimpinguate dalla  sostanziosa  comparsa di uova e farina,  bisbigliando “Eh!!Si vede che  la scuola è finita!”.

Quest’ anno ho deciso: voglio  giocare anch’io con l’acqua. A modo mio, un modo un tantino bizzarro ma che non dovrebbe costarmi un TSO ( trattamento sanitario obbligatorio). Credo.

Ho deciso di tradurre la reazione chimica di formazione dell’acqua in linguaggi diversi , decisamente insoliti. Ve ne propongo alcune :  favola, filastrocca, pubblicità…

Buona lettura/visione

2H2 +O2 →  2H2O

Favola

Chimichino

Chimichino

 

Chimichino Desotto

Chimichino Desotto

C’era una volta, tanto tanto tempo fa, uno strano paese chiamato

Chimichino Desora

Chimichino Desora

Chimichino, diviso in due frazione dette De sora e De sotto.
Era abitato solo da due grandi famiglie: gli Idrogeni, che vivevano a Chimichino Desora e gli Ossigeni, che stavano a Chimichino Desotto.
Piuttosto strano era il fatto che i componenti delle due famiglie vivessero solo a coppie, rigorosamente formate da appartenenti allo stesso clan: gli Idrogeni con gli Idrogeni, gli Ossigeni con gli Ossigeni.
Ancora più strano era che, passassero tutto il loro tempo a giocare a palla. Ogni idrogeno aveva un solo pallone ma lo scambio continuo fra i due assomigliava a una lunga,

coppia di idrogeni

coppia di idrogeni

lunghissima stretta di mano .

Gli ossigeni avevano sei palloni per uno  ma se ne scambiavano

coppia di ossigeni

coppia di ossigeni

solo due. Anche loro sembrava si dessero la mano, anzi due. E, a ben guardarli, sembravano unirsi strigendosi  ben  due mani!

 

Tutte le coppie quindi si tenevano rigorosamente per mano secondo le possibilità: chi con una, chi con tutte due.
Le due famiglie non si frequentavano perché tra loro non scorreva buon sangue. Il conflitto infatti verteva da sempre su una questione: chi fosse più nobile fra i due. Gli idrogeni vantavano parentele molto strette con il nobile Elio dal quale si differenziavano

elio

elio

solo per un pallone. Gli Ossigeni, invece, dicevano di essere

neon

neon

imparentati con il nobile Neon, ma la differenza era decisamente più evidente (ben due palloni di differenza). Si arrivò alla rottura definitiva quando gli Idrogeni fecero mettere l’acca, H, nel simbolo di famiglia per ribadire il sangue blu del casato, mentre gli Ossigeni non riuscirono in nessun modo a nobilitare il loro stemma, che perciò rimase una, per la verità piuttosto insignificante, O
Il conflitto sarebbe continuato all’infinito, in un’atmosfera gassosa e carica di tensione, se proprio quella tensione non avesse scatenato, un giorno, una scarica di scintille incontrollata. Fulmini a volontà, un disastro, un cataclisma. Ovunque coppie spezzate, Idrogeni piangenti con il loro unico braccino, Ossigeni che tendevano le loro mani vuote invano.

fulmini

fulmini

Come si sa, il dolore accomuna tutte le creature e anche i gas, in quel frangente, si comportarono come abitanti dell’universo e presero a consolarsi a vicenda.
E fu così che gli Ossigeni scoprirono che riuscivano a consolare due idrogeni alla volta. Si formarono allora dei terzetti che piangevano, piangevano, piangevano: lacrime di dolore prima, di consolazione poi.

E così, i leggeri gas si tramutarono in gocce, goccioline,e gocciolone, che si unirono formando una pozzanghera, un torrente, un fiume. Sparirono le famiglie rivali e nacque l’Acqua simbolo della nuova alleanza.

acqua

acqua

Da quel giorno il paese di Chimichino non ebbe più due frazioni, ma prese il nome di Chimichino sull’Acqua

Film

 

Filastrocca

Bello e gassoso fu l’universo
Al tempo in cui l’uomo era ancor perso.

Lievi danzavano a ritmo cubano
Coppie d’idrogeni pur senza una mano

E ancor l’ossigeno, destro e mancino
A suo fratello stava vicino

Ma venne il fulmine non più lontano
e a tutti quanti staccò la mano

Ahi o me lasso
Come farò in questo sconquasso?

Così piangea la coppia sciolta
Mai più sarà come una volta!

E dopo aver viaggiato invano
Tutti si presero ancor per mano

Non più una coppia allor si formò
Ma un terzetto tosto spuntò

doppio l’Idrogen, l’Ossigen uno
non si lagnò mai più nessuno

e fu così, con il diverso
che bello e acquoso mutò l’universo

 

Pubblicità

 

Dal giornale dei gas nobili
Cronaca nera
Clamoroso attentato!

Ieri, alle h 19.30, in un oscura frazione (se così vogliamo chiamare quel covo di briganti), di Chimilandia, un gruppo di atomi, o per meglio dire, di molecole biatomiche formate di quel tal Idrogeno e di quel tal Ossigeno, che ancora qualcuno considera elementi, ma che meglio sarebbe definire terroristi, sfruttando l’energia di alcuni fulmini, ha provocato una nefasta combinazione, producendo litri e litri di un liquido sconosciuto, poi nominato Acqua, con l’evidente scopo di annegare il nostro onorevole, dilettevole, incantevole e mai stucchevole staff governante, Gruppo Zero.
Le forze dell’ordine, prontamente intervenute, hanno fornito di salvagente i Nobili in difficoltà e repentinamente imbottigliato l’Acqua.

Canzone

Per oggi basta. Meglio che vada ad asciugare tutta quest’acqua!


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