Ringrazio Marianna Costa Weldon, una lettrice di RSM che ha tradotto per noi l’articolo di Khaled Abu Toameh, ovviamente lo pubblichiamo volentieri. L’autore è un noto giornalista Arabo Mussulmano ed i suoi servizi sono stati pubblicati dalla testate più importanti, come il Wall Street Journal e US News & World Report and The Sunday Times of London. Trovate una breve biografia in fondo alla pagina.
Perché la Giordania tiene fuori i rifugiati palestinesi?
di Khaled Abu Toameh - April 17, 2012 at 4:45 am
Fonte: http://www.gatestoneinstitute.org/3019/jordan-palestinian-refugees - Testo italiano a cura di MCW
Il trattamento che la Giordania riserva ai rifugiati palestinesi è piuttosto comune nei paesi arabi. In passato, ai palestinesi è stato rifiutato l’ingresso in Iraq, Siria, Libano, Egitto e Libia. I palestinesi vengono detenuti in tende, in condizioni igieniche disastrose.
Oltre mille palestinesi, fuggiti dalla violenza in Siria e speranzosi di trovare rifugio temporaneo in Giordania, dalla scorsa settimana si trovano bloccati lungo la frontiera siro-giordana. Le autorità giordane hanno rifiutato loro ingresso nel regno. Le stesse autorità hanno piazzato un accampamento improvvisato lungo la frontiera con la Siria, dove i palestinesi vengono detenuti, in condizioni igieniche pessime.
Il trattamento che la Giordania riserva ai rifugiati palestinesi non è fuori dal comune per un paese arabo. Il Libano e l’Egitto hanno anch’essi rifiutato di dare asilo ai palestinesi in fuga. Non è neppure la prima volta che uno stato arabo faccia aspettare i palestinesi alla frontiera. In passato, ai palestinesi venne negato l’ingresso in Iraq, Siria, Libano, Egitto e Libia.
Nel ventennio appena trascorso, il supporto arabo ai palestinesi è stato soprattutto retorico, costringendo i palestinesi a dipendere quasi interamente da finanziamenti dei contribuenti americani ed europei (n.d.t. versati dai rispettivi governi). Intanto, 100.000 siriani, fuggiti dal proprio paese durante lo scorso anno, sono stati accolti in Giordania [n.d.t. meglio espresso: la Giordania ha accolto, nel frattempo, 100.000 siriani fuggiti dal proprio paese lo scorso anno.
I giordani si preoccupano che, permettendo a poche centinaia di palestinesi di stanziarsi nel regno, questo creerebbe un precedente, spianando quindi la strada per i 500.000 palestinesi residenti in Siria, a fuggire in Giordania.
Poiché il re Abdullah ha già un problema con 80% della maggioranza palestinese del suo regno, non vuole (altri) palestinesi nel regno. Questi pongono una minaccia demografica ai giordani.
La decisione, di vietare l’ingresso in Giordania ai rifugiati palestinesi, è coincisa con segnalazioni che le autorità giordane hanno cominciato a revocare la cittadinanza giordana a palestinesi ai quali l’avevano concessa. Poiché i palestinesi sono una minaccia demografica per i giordani, centinaia di migliaia palestinesi che vivono in Giordania perderanno la cittadinanza giordana.
Il governo Giordano, second fonti di Amman, ha persino deciso di revocare la cittadinanza giordana ai capi della autorità palestinese, incluso Mahmoud Abbas. Il re Abdullah è tanto preoccupato dai discorsi, soprattutto a Israele, sulla necessità di stabilire uno stato palestinese in Giordania, che ha ordinato al suo governo di presentare una nuova legge elettorale che tenesse i palestinesi completamente fuori dal parlamento e dalla maggior parte delle istituzioni governative.
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Why Is Jordan Keeping Out Palestinian Refugees?
by Khaled Abu Toameh April 17, 2012 at 4:45 am
http://www.gatestoneinstitute.org/3019/jordan-palestinian-refugees
Jordan’s treatment of Palestinian refugees is not uncommon for an Arab country. In the past, Palestinians have also been denied entry into Iraq, Syria, Lebanon, Egypt and Libya. Palestinians are being held in tents, with poor sanitary conditions.
Khaled Abu Toameh – Journalist
Khaled Abu Toameh, an Arab Muslim, is a veteran award-winning journalist who has been covering Palestinian affairs for nearly three decades. He studied at Hebrew University and began his career as a reporter by working for a PLO-affiliated newspaper in Jerusalem. Abu Toameh currently works for the international media, serving as the ‘eyes and ears’ of foreign journalists in the West Bank and Gaza Strip.
Abu Toameh’s articles have appeared in numerous newspapers around the world, including The Wall Street Journal, US News & World Report and The Sunday Times of London. Since 2002 he has been writing on Palestinian affairs for The Jerusalem Post. Abu Toameh has also been working as a producer and consultant for NBC News since 1989.