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Giorgio Napolitano: “È una follia negare la cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati”

Creato il 24 novembre 2011 da Lupoantonio

Giorgio Napolitano: “È una follia negare la cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati”Si fa un gran parlare attorno alla dichiarazione che l’altro ieri Napolitano ha fatto incontrando al Quirinale i rappresentanti della Chiesa valdese. Il presidente della Repubblica ha detto: “È una follia negare la cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati”.
E come dargli torto: siamo un Paese decisamente arretrato su questo punto. Da noi per molta gente vale ancora lo ius sanguinis, il diritto di sangue.
Sei italiano se hai sangue italiano o se sei figlio o nipote di

italiani. Non importa che tu sia nato in Argentina o in Papuasia e non abbia mai visto l’Italia nemmeno in cartolina: se hai una linea di sangue che ti lega all’italica gente potrai godere dei suoi diritti.
Invece tu, figlio di marocchini venuti qui vent’anni fa, ad esempio, non hai il permesso di essere cittadino della nazione che, certamente più del Marocco, senti come tua. Bisogna che attenda i 18 anni, che compri la marca da bollo e faccia la richiesta alla questura. Peccato che poi, grazie alla proverbiale lentezza delle nostre istituzioni, ti toccherà aspettare un tempo inenarrabile per ottenerla, e magari neppure te la daranno perché verrai espulso prima, come clandestino irregolare.

Il trucco è noto: giocare sui ritardi della burocrazia per avere il tempo di cacciare gli immigrati. Questa è la follia di cui parla il Presidente. Della struttura razzista delle procedure. Il pleistocenico ius sanguinis, il diritto di sangue, al posto del ragionevole e moderno ius soli, il diritto di appartenenza allo Stato in cui si nasce, il diritto acquisito in relazione alla terra che ti mette al mondo.

Chissà cosa ne pensate voi lettori. Di certo sappiamo ciò che pensa la Lega Nord, sempre più messa all’angolo dalle congiunture politiche, ma che ancora continua a dare fiato alle trombe. “Non può permettersi di stravolgere il nostro diritto” dice il Carroccio. “Questa volta l’ha fatta fuori dal vaso”, sentenzia Borghezio.
Ringhi lontani di un cagnaccio stanco, legato ormai alla catena.

Written by Frenchi


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