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Giornalista in cerca di refusi? Cancelliamo gli albo

Creato il 28 dicembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Giornalista in cerca di refusi? Cancelliamo gli alboIl Governo dei Professori nel bel mezzo della “manovra Salva Italia” ha inserito un articolo non da poco. Sembrerebbe che dall’agosto 2012 parta la riforma di un ordine professionale.

Quale? Quello dei Giornalisti. Nei fatti, nonostante la notizia sia passata molto sotto silenzio, non dovrebbe più esistere all’interno dell’Ordine dei Giornalisti la nota divisione tra Pubblicisti e Professionisti.

La notizia spaventa i circa 10mila pubblicisti esistenti in Italia e sopratutto getta nel panico chi sta per terminare i 24 mesi di praticantato obbligatorio per poter ottenere la tessera da pubblicista. Cosa capiterà da agosto?

Il Governo guidato da Mario Monti fra qualche giorno, ovvero al quanto in breve tempo, dovrà stilare l’elenco di norme e predisporre un Testo Unico con tutte le disposizioni idonee, che dovrebbero essere efficaci dal 13 di agosto. Dal 13 di agosto, nei fatti, l’albo dei Pubblicisti dovrebbe essere cancellato.

Da quel che sembra, ci si troverebbe dinnanzi ad un nuovo problema e, a quanto pare di portato non indifferente. Abrogando l’Ordine dei Pubblicisti si salverà l’Italia? Cosa succederà a tutti i pubblicisti? E sopratutto cosa prevederà questa ennesima riforma?

Sino ad oggi però non è stata  presa alcuna posizione ufficiale sia della Federazione Nazionale della Stampa, sia dall’Ordine dei Giornalisti, inoltre molti degli interessanti non conoscono ancora la novità e chi la conosce non sa che pesci pigliare.

Una cosa è certa, molte testate, specie online, “sfruttavano” i collaboratori illudendo molti giovani di poter ottenere la tessera da pubblicista attraverso un tacito accordo che prevedeva la preparazione totalmente gratuita di articoli ed il versamento da parte del lavorante dei contributi richiesti per 24 mesi dalle casse dell’OdG della regione di appartenenza. Negli ultimi anni, con il proliferare in Italia di testate online, si assistito a truffe e a troppe “cose poco chiare”; c’è chi addirittura chiedeva al praticante esborsi enormi con la tattica di vendere un ulteriore corso di formazione.

Ma adesso? Adesso dove si andrà a parare? A tal riguardo è interessante l’analisi reperibile sul blog di Antonello Antonelli nel suo blog personale, ci sarebbero 3 ipotesi :

  1. Elenco ad esaurimento
    Fino al 13 agosto prossimo, data ultima per l’autoriforma degli ordini secondo i principi della legislazione europea (che prevede inderogabilmente un esame di Stato per l’ingresso in un ordine, questo il punto che cancellerebbe i pubblicisti), gli Ordini regionali continueranno regolarmente a iscrivere pubblicisti. Dal 14 agosto, si bloccano tutte le iscrizioni e l’elenco rimane chiuso fino al suo naturale esaurimento.
  2. Transizione
    In questo caso, verrebbero emanate nuove norme “transitorie” per l’accesso all’esame professionale: chi svolge la sola professione giornalistica e vuole continuare a svolgerla in via esclusiva, viene ammesso all’esame di Stato e diventa professionista. Gli altri pubblicisti vengono cancellati dall’albo.
  3. Riconferma
    L’attuale status quo viene riconfermato. L’Ordine rimane diviso nei due elenchi, professionisti e pubblicisti, per essere iscritti nei quali occorrerà comunque un esame di Stato: quello classico per i primi e uno nuovo per i secondi.
Il tutto però si dovrebbe contestualizzare in una informazione nuova ed innovativa fatta non solo da classici collaboratori di redazioni stampa nell’ambito del cartaceo, ma anche delle infinite redazioni web. Dove andrebbero a finire tutti questi lavoratori? Tra i pubblicisti che piaccia o no, c’è chi scrive per mestiere e non solo per hobby!

Sul noto socialnetwork FB appare intanto una nota di Antonella Cardone consigliera dell’ODG. Si legge che il giornalismo da agosto sarà esclusivamente professionista e quindi solo gli iscritti all’Ordine potranno scrivere. In caso contrario chi avrà più di dieci articoli a firma propria sarà passibile di denuncia penale per abuso di professione, la norma è strettamente legata al quadro del diritto comunitario.  Secondo la Cardone il riordino normativo è da leggere verso una liberalizzazione delle professioni a cui si potrà accedere solo con l’Esame di Stato.  L’ODG ne discuterà tra il 18 ed il 20 gennaio quando sarà convocato per redarre una proposta da portare al Governo dei Professori. La Cardone, nella nota diffusa su FB invita a diventare professionisti attraverso le strade consentite per legge, e, in base a quanto si evince sono:

  • Avere un contratto Fnsi-Fieg da praticante, quello da 1600 euro al mese, inpgi 1 etc etc o Fnsi-Aer Anti Corallo.(molti hanno contrattini che potrebbero rientrare nella categoria praticanti, ad esempio quello per le piccole pubblicazioni: contattare le assozioni sindacali e i coordinamenti territoriali)
  •  richiesta all’Ordine di praticantato d’ufficio, in cui l’Ordine si sostituisce all’editore che non  ha fatto il contratto e decretail praticantato perchè è dimostrabile la presenza in una redazione per  18 mesi.
  •  Praticantato freelance. Vale solo per chi è già pubblicista e svolge  attività giornalistica continuativa da almeno 3 anni con una o più testate, con un limite di reddito regionale.
  • La frequenza delle scuole di giornalismo.

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