Sabato scorso ho trascorso una piacevole giornata in quel di Catania, tra bancarelle del mercato, architetture barocche, cultura locale, senza dimenticare la ragione vera che ci ha mossi: la mostra di Amedeo Modigliani.
Mi sono recato diverse volte a Catania, ma non mi era mai capitato di soffermarmi da turista, girare la città e rendermi conto di quanti tesori nascondesse. Chiese, ville, parchi, edifici storici, tutto tenuto in discrete condizioni.
Devo ammettere di essere rimasto piacevolmente colpito, anche se non sono tutte rose e fiori. Ci sarebbero alcune cose da sistemare anche lì, ma sembra che siano almeno dieci passi avanti rispetto alla mia amata Palermo, perlomeno per quanto riguarda la gestione dei beni pubblici.
È stato piacevole camminare su strade pavimentate di pietra lavica e guardare edifici candidi ricchi di decori opulenti, in un contrasto di chiari e scuri che accompagna le passeggiate dei turisti in un centro storico in cui le automobili in transito sono delle rare eccezioni (almeno nelle ore in cui siamo stato lì).
Una nota a parte la devo a Castello Ursino, un vero gioiello per un appassionato di fantasy e di storia, come me. Un tuffo nel passato, in un’atmosfera suggestiva che parla di giostre, lizze, guerrieri, cavalieri, di corti e intrighi. Un luogo che ha ispirato la mia fantasia e stuzzicato nuove storie.
All’interno del castello era stata allestita la mostra di Amedeo Modigliani, che è stata una piccola delusione. Mi aspettavo di vedere più opere dell’artista livornese, invece si è trattato per lo più di un percorso attraverso la vita del pittore, ricco di curiosità – sì – però povero delle suggestioni pittoriche di sui ero alla ricerca (la parte più emozionante, per quel che mi riguarda è stata trovarsi di fronte a un Picasso e a un dipinto di Toulouse-Lautrec). Erano presenti alcune opere interessanti, soprattutto per la carica simbolica, quasi esoterica, che possedevano. Bello il ritratto di Sant’Agata, ritrovato in tempi relativamente recenti e attribuito (anche se tra molte polemiche) a Modigliani, ancora tutto da analizzare e interpretare (a mio avviso).
Insomma, una bella giornata, forse un po’ stancante, però piacevole.
Vi lascio un paio di foto ricordo.