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Giornata della memoria, un "muro" virtuale per ricordare le vittime

Creato il 09 maggio 2011 da Afrodite
E' un muro di 379 croci, le hanno piantate terroristi di destra e di sinistra, o mafiosi, o mani omicide dai nomi improbabili come quei "Gatti selvaggi" che "per sbaglio" uccisero nel 1979 la bolognese Graziella Fava.
E' il muro della memoria, custodito in un portale ( http://www.memoria.san.beniculturali.it) e mai come in questo caso si può ringraziare il web e la sua capacità di permanenza, qualcosa che non puoi cancellare, non puoi accartocciare e buttare nel cestino, non puoi nemmeno imbrattare perché è un muro, sì, ma è virtuale.
Ci sono tutti i dieci magistrati uccisi negli Anni di Piombo e li voglio ricordare uno a uno perché nessuno possa più scrivere manifesti ignobili come quelli apparsi a Milano: Emilio Alessandrini, ucciso da Prima Linea nel 1979; Mario Amato, ucciso dai Nuclei Armati Rivoluzionari nel 1980; Fedele Calvosa, ucciso dalle Formazioni Comuniste Combattenti nel 1978; Francesco Coco, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1976; Guido Galli, ucciso da un commando di Prima Linea nel 1980; Nicola Giacumbi, ucciso dalla colonna salernitana delle Brigate Rosse nel 1980; Girolamo Minervini, ucciso dalle Brigate rosse nel 1980; Vittorio Occorsio, ucciso da militanti di Ordine Nuovo nel 1976; Riccardo Palma, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978; Girolamo Tartaglione, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978.
E poi ci sono professori universitari come Roberto Ruffilli, giuslavoristi come Marco Biagi ed Ezio Tarantelli,  giornalisti come Walter Tobagi, operai come Guido Rossa, a dimostrazione che il terrorismo è interclassista e che i soldi salvano il conto in banca ma non sempre la vita.
Ci sono anche personaggi illustri e indimenticati, come lo statista democristiano Aldo Moro, ma sul muro la sua foto è piccola come le altre, perché la morte, almeno quella, ci rende tutti uguali.
Infine ci sono le donne, tante donne come forse in nessun altro archivio, quasi tutte uccise dallo stragismo nero che negli Anni di Piombo colpì Milano (Piazza Fontana), Brescia (Piazza della Loggia), Bologna (la stazione) e sui treni. E' triste dirlo, ma è forse l'unico caso in cui in Italia sono state applicate le "quote rosa".
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