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La prima Giornata internazionale contro l'omofobia ha avuto luogo il 17 maggio 2005, a 15 anni esatti dalla rimozione dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità.
Nel 2007, in seguito ad alcune dichiarazioni di autorità polacche contro la comunità LGBT, l'Unione europea ha istituito ufficialmente la giornata contro l'omofobia sul suo territorio. Dal 2009, la campagna ha iniziato a occuparsi anche della transfobia.
In questo giorno la società è invitata a riflettere sul fatto che molti giovani e adolescenti si tolgono la vita perché amano. Sì, il problema è solo questo: si è discriminati perché si ama. Una persona dello stesso sesso, sì, ma non c'è nulla di male in questo.
In Iran, Arabia Saudita, Yemen, Mauritania, Sudan, Nigeria, Somalia i gay vengono condannati a morte; in altri settantotto Paesi l’omosessualità è illegale. In molte zone del mondo la situazione negli ultimi anni è senza dubbio migliorata. Ma molto c’è ancora da fare sia nei paesi più “avanzati” che hanno leggi che proteggono i diritti della persone lgbti sia, a maggior ragione, negli altri paesi che non hanno tali leggi. Nei primi perché una legge, per quanto sia importante, non cambia la mentalità delle persone ed episodi di aggressioni, bullismo e discriminazione sono ancora frequenti. Negli altri paesi perché i crimini che hanno come movente l’omofobia e la transfobia non vengono puniti e/o non hanno aggravanti, e le persone lgbt non possono contare sul diritto alla sicurezza. Tra questi paesi rientra, purtroppo, l'Italia, paese in cui non si riesce ad approvare neppure una banale legge contro l'omofobia.
Io sono stato discriminato a scuola qualche volta, ma certe persone non meritano alcuna considerazione, per cui gli insulti mi sono scivolati addosso. Più complicata la situazione in famiglia, specie con mio padre. Quest'ultimo, oltre ad avermi cacciato di casa varie volte, mi ha pure augurato di morire di AIDS e mi ha aggredito fisicamente. Ma non voglio dilungarmi più di tanto: come ho detto, certe persone non meritano alcuna considerazione. Tanto, alla fine, sto bene: una padre come lui meglio perderlo che trovarlo...
Tornando all'Italia, c'è da dire che il nostro è un paese molto indietro. In questi ultimi giorni, poi, ci sono state delle dichiarazione alquanto demenziali sui matrimoni gay. Avrei voluto analizzare e criticare tali affermazioni in questo post, ma non ne ho avuto il tempo. Questo è un periodo davvero frenetico per me. Nei prossimi giorni, spero domani, scriverò un post sui matrimoni gay e su certe affermazioni vomitate da politici e giornalisti.
Vi lascio con un video in cui più di cinquanta eurodeputati e leader dell’Unione Europea hanno unito le loro forze per dire ai giovani lgbt che stanno lavorando per un futuro migliore (It Gets Better):
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