Care Womoms, oggi si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne istituita il 17 novembre 1999 con risoluzione n. 54/134 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Una data importante scelta in memoria delle sorelle Mirabal (Patria Mercedes, Antonia Maria Teresa e Minerva Argentina) brutalmente assassinate il 25 novembre 1960 a Puerto Plata (Repubblica Dominicana) per ordine del dittatore Trujillo perché si opponevano al suo regime dittatoriale. Le tre giovani donne furono ammazzate mentre andavano a trovare i loro mariti in carcere; portate nei campi, vennero uccise a bastonate per poi essere riportate in macchina e spinte in un burrone, per simulare una loro morte casuale.
La violenza sulle donne rappresenta la violazione dei diritti umani più diffusa nel mondo, la più comune si consuma tra le mura domestiche. Sebbene ci siano stati notevoli progressi nelle politiche nazionali diretti a ridurre la violenza sulle donne c’è ancora molto da fare, infatti, molti paesi sono ancora privi di una legislazione specifica.
A livello nazionale due fra le più importanti leggi sulla violenza contro le donne sono la Legge sullo Stalking e quella sul Femminicidio.
Il D.L. 23 febbraio 2009, n. 11, convertito con modificazioni in legge 23 aprile 2009, n. 38, ha introdotto il reato di “atti persecutori”, comunemente noto come stalking con il quale si fa riferimento alle condotte persecutorie e di interferenza nella vita privata di una persona. Trattasi di una condotta tipica costituita dalla reiterazione di minacce o di molestie posta in essere da un soggetto il c.d. “stalker” nei confronti di un altro soggetto creando in quest’ultimo un grave stato di ansia o di paura o di timore per la propria incolumità o addirittura costringendolo ad alterare le proprie abitudini di vita. La vittima può presentare querela all’Autorità di Pubblica Sicurezza chiedendo di ammonire lo stalker; la pena prevista è la reclusione da sei mesi a quattro anni. La pena può aumentare se il fatto è commesso dall’ex partner o nei confronti di disabili o donne in stato di gravidanza.
Il D.L. 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni in legge 15 ottobre 2013, n. 119, è l’importante legge sul femminicidio e la violenza di genere. Si tratta di una normativa volta a prevenire e punire comportamenti invasivi che si svolgono maggiormente tra persone unite da vincoli affettivi (attuali o pregressi). Vi è aggravante se la violenza è a danno di minore o di donna in gravidanza. La polizia giudiziaria potrà disporre l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Gli aggressori allontanati dalla casa familiare potranno essere controllati attraverso un braccialetto elettronico e dispositivi simili.
Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità – è istituito un numero verde nazionale (1522) a favore delle vittime degli atti persecutori, attivo ventiquattro ore su ventiquattro, con la finalità di fornire un servizio di prima assistenza psicologica e giuridica da parte di personale dotato delle adeguate competenze, nonché di comunicare prontamente, nei casi di urgenza e su richiesta della persona offesa, alle forze dell’ordine competenti gli atti persecutori segnalati.
Dott.ssa Roberta Bome