Oggi tutto il mondo cristiano festeggia la Giornata Missionaria Mondiale, che consiste nel ricordare a giovani e ad adulti che la Parola , portata alle "genti" ,vicine e lontane,fortunate o meno fortunate, è un atto che non può non essere compiuto ,fosse pure, laicamente inteso, almeno per un limitato periodo della propria vita.
E ciò vuol dire che quello che abbiamo ricevuto, dovremmo volere e poter dare agli altri.
Ci sono i missionari veri e propri, che vanno ovunque, dai villaggi africani alle baraccopoli latino-americane, per annunciare il Vangelo e alleviare le sofferenze degli "ultimi" ,sporcandosi le mani. Ma ci sono anche tante comunissime persone, giovani e meno giovani, i cosiddetti laici impegnati, che per tutta la vita o almeno per un periodo limitato della stessa, lavorano fattivamente a sostegno delle missioni.
Ed è quello che, ad esempio, ieri è accaduto, a dimostrazione di questo, a Torino, alla vigilia della Giornata Missionaria Mondiale, quando i laici del CAM, Centro di Animazione Missionaria, dei Missionari della Consolata, insieme ai missionari di"mestiere" sono scesi in piazza.
Obiettivo dell'incontro del CAM in piazza Castello,a Torino, con la gente comune, i passanti, è stato quello appunto di ricordare nell'occasione ai distratti che la "missione" si può fare ovunque, aiutando nell'inserimento onesto e giusto i migranti che affluiscono nelle nostre città,se pensiamo al vicino, quanto nel sostenere economicamente ed affettivamente i missionari che, per conto di noi cristiani, si spingono lontano a portare il "messaggio " di liberazione di Gesù.
E, in piazza, ieri c'erano non solo gli uomini e le donne del CAM a testimoniare il proprio impegno e a sollecitare gli altri a fare altrettanto in tempi, come ben sappiamo, di urgenza"straordinaria" per il pianeta ma anche altre associazioni come "Impegnarsi serve onlus", un gruppo latino americano,che affianca da molti anni in città l'impegno di animazione dei Missionari della Consolata, un gruppo ecumenico di lingua inglese, il GOMNI(Gruppo Operativo Missionario Nyaatha Irene) e sopratutto il coro AMANI, composto da giovani del CAM,che hanno fatto in parte esperienze di vita di missione attraverso campi estivi all'estero, che hanno cantato nelle diverse lingue del mondo a dimostrazione dell'universalità del messaggio missionario, che non è qualcosa di elitario ma riguarda tutti.
Ovviamente è stata data ampia informazione sui progetti in corso per aiutare i diversi Paesi in via di Sviluppo.
Cocludendo, a prescindere da quello che è avvenuto a Torino, e sicuramente in tante altre città italiane e nel mondo, è bene sottolineare, per gli scettici, che farsi discepoli di Gesù oggi è lasciarsi coinvolgere dalla povertà e dalla sofferenza dell'uomo a qualsiasi latitudine.
Anche perché, oggi più di ieri, la Verità bisogna farla più che predicarla.
E la Verità non può che essere fatta nell'Amore. Ossia meno parole e più fatti di giustizia.
Se Cristo si è identificato con il povero, il cristiano sa bene dunque qual'è la strada da percorrere.
Deve sapere, dando un calcio alle pretenziose ideologie, che puntualmente falliscono, che ciò che resta è soltanto l'agire, cioé la prassi.
E la testimonianza silenziosa, Vangelo alla mano, può cambiare parecchie cose.
Offrire un supplemento di Giustizia vera.
A partire dalla stessa vita politica, che tanto lascia a desiderare, di questi tempi, un po' dovunque.
Nord e Sud del mondo. Indifferentemente.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)