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Giornata mondiale della lentezza

Creato il 14 marzo 2010 da Amandacastello2010
Giornata mondiale della lentezzaLunedì 15 marzo 2010
Rallentare per uno sviluppo economico in armonia con l’uomo e con l’ambiente
Questo il tema di quest’anno per la quarta giornata mondiale della lentezza.
In un società che ci costringe ad essere veloci e scattanti perchè non prendiamo spunto da questa importante iniziativa e proviamo a rallentare?
La scelta del lunedì non è per niente casuale. Di lunedì tutto ricomincia con ritmi serrati e la scelta di rallentare è sicuramente una sfida! Giornata mondiale della lentezza

Giornata mondiale della lentezza

Molte le iniziative in varie città italiane tra cui vorremmo segnalare un perfetto connubbio tra lentezza ed attenzione per l'ambiente: a Livorno sei asinelli aiuteranno grandi e piccini a prendere una pausa dalla frenesia di tutti i giorni.
Giornata mondiale della lentezza
Per il secondo anno consecutivo, la lentezza arriverà portata dagli zoccoli di sei placidi asinelli. Dalle 11 fino al tramonto, adulti e bambini potranno accarezzare, spazzolare e condurre al rallenty Gaia, Gioconda, Libero, Allegra, Linda e Serena. Questi bellissimi animali, addestrati e accuditi dai volontari dell’associazione “Orecchie Lunghe e Passi Lenti”, grazie alla loro tipica flemma, aiuteranno tutti ad entrare in un clima speciale e a vivere un lunedì davvero diverso.

UNA POESIA PER ELOGIARE IL GUSTO DELLA LENTEZZA

di Roberto Roversi

Non correre. Fermati. E guarda.

Guarda con un solo colpo dell'occhio

la formica vicino alla ruota dell'auto veloce

che trascina adagio un chicco di pane

e così cura paziente il suo inverno.

Guarda. Fermati. Non correre.

Tira il freno alza il pedale

abbassa la serranda dell'inferno.

Guarda nel campo fra il grano

lento e bianco il fumo di un camino

con la vecchia casa vicino al grande noce.

Non correre veloce. Guarda ancora

Almeno per un momento

Guarda il bambino che passa

tenendo la madre per mano

il colore dei muri delle case

le nuvole in un cielo solitario e saggio

le ragazze che transitano

in un raggio di sole

il volto con le vene di mille anni

di una donna o di un uomo venuti

come Ulisse dal mare.

Fermati. Per un momento. Prima di andare.

Ascoltiamo le grida d'amore

o le grida d'aiuto

il tempo trascinato nella polvere del mondo

se ti fermi e ascolti

non sarà mai perduto.

http://www.vivereconlentezza.it/

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