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Giornata Mondiale sull'AIDS, un motivo di riflessione

Creato il 01 dicembre 2014 da Gianfrancodv @Gdv1964

Giornata Mondiale sull'AIDS, un motivo di riflessione

foto dalla rete

Il 1 dicembre, si celebra sin dal 1988, la Giornata Mondiale della lotta all'AIDS che l'UNAIDS (l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di AIDS), ha voluto  quest'anno titolare, non senza polemiche, "Close the Gap". La giornata vuol far riflettere su di un dato preoccupante e che attiene alle ingiustizie che attraversano il nostro  mondo nel silenzio di  molti.
Dei circa 35 milioni di sieropositivi al virus HIV, solo 12 milioni risultano essere in trattamento farmacologico, lasciando così milioni di persone prive di qualsiasi possibilità di accedere alle cure.Non serve specificare - appare superfluo - in quali aree del pianeta vivono le persone trattate.

Il 70% dei malati vive invece in Africa Sub-Sahariana (circa 24,7 milioni).E' evidente che il diritto universale di accesso ai farmaci si scontra con i miliardari interessi delle industrie del farmaco (vedi questo post), con le ristrettezze dei bilanci statali dedicati alla salute e con una gestione delle politiche mondiali sulla salute a dir poco fallimentari.

Giornata Mondiale sull'AIDS, un motivo di riflessione
E' così che la stragrande maggioranza dei morti del 2013 (circa 1,5 milioni)  legati al virus HIV (così come dei quasi 40 milioni di morti dal 1981) sono africani e di giovane età. Una vera e propria mattanza.

Inutile negare che l'attenzione che nell'ultimo anno viene dedicata ad Ebola, ha distratto l'attenzione (e purtroppo anche le risorse) alla lotta all'AIDS in Africa e soprattutto ai trattamenti. Rendendo così la situazione (in alcuni paesi) perfino peggiore del passato.Nonostante tutto (ovvero tralasciando l'Africa!), i nuovi casi registrati di AIDS nel mondo sono in diminuzione: nel 2013 sono stati 2,1 milioni i nuovi casi, contro i 3,5 milioni del 2005.

In Italia, siamo di fronte a 3.806 nuovi casi registrati nel 2013, di cui il 72,2% erano uomini. La cosa drammatica è che l'83,9% dei nuovi casi hanno all'origine rapporti sessuali non protetti (molti tra uomini e uomini) con partner occasionali. La necessità di attività di prevenzione al contagio risultano naturalmente prioritarie. 
Ecco il post di Sancara sulla Giornata del 2011 (con un'interessante storia)Ecco un'altro post sulla pandemia di AIDS
Il sito della LILA

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