“Giornate degli Autori –Venice Days 2013″: “Lenny Cooke” inaugura la collaborazione con “Tribeca Film Festival”

Il film Lenny Cooke, dei fratelli Joshua e Ben Safdie, incentrato sulla vita del più grande loser della storia del basket americano, inaugurerà lo scambio culturale tra le Giornate degli Autori, sezione indipendente, giunta alla X Edizione, della Mostra Internazionale d’ Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto-7 settembre) e il Tribeca Film Festival, con la proiezione prevista, in anteprima internazionale, come evento speciale, martedì 3 settembre alle ore 22.15 in Sala Casinò.

A sua volta il Tribeca Film Festival, la rassegna internazionale di film indipendenti nata nel 2002 per volontà di Robert De Niro, a partire dalla prossima edizione presenterà ogni anno un film europeo, scelto dalle Giornate, in anteprima internazionale al pubblico di New York: come sottolinea Geoff Gilmore, direttore della kermesse statunitense, “Questo accordo ci permette di accendere un potente riflettore sui cineasti emergenti. I fratelli Safdie sono autori di talento e rappresentano una voce forte del cinema indipendente americano. Esattamente il tipo di talento che vogliamo promuovere a Venezia”.
Lenny Cooke è infatti il primo lungometraggio dei due cineasti (conosciuti già per Daddy Longlegs, presentato nel 2009 al 61mo Festival di Cannes e vincitore di un Gotham Award e un Independent Spirit Award), i quali mettono in scena un’indagine volta a comprendere i motivi per cui il giocatore di pallacanestro più quotato tra i partecipanti ai tornei delle high school statunitensi del 2001, destinato a diventare la nuova stella del basket americano, non abbia mai giocato un solo minuto nella NBA.

Joshua e Ben Safdie

“La storia di Lenny – spiegano i fratelli Safdie – è una di quelle per cui ti fai delle domande sul destino, sulla passione, sul sogno americano e su cosa accada quando questo sogno appare reale prima ancora di compiersi veramente. Nel mondo post moderno ci sono innumerevoli Lenny Cooke, sono circondati da persone sbagliate, sono trattati come quelle azioni in borsa che vengono gonfiate per poi crollare”.