Stanotte la Purulla ha voluto dormire con noi. Forse perchè eccitata dalla serata di ieri, di disfatta calcistica ma di grandi emozioni per lei,. Ieri sera ha infatti scoperto il concetto di gavettone, che adesso sappiamo che le piace tantissimo e che ripeteremo spesso, in questa lunga estate calda (è appena cominciata? Sembra durare da otto mesi!).
Stamani mi sono svegliata con un male alla spalla allucinante, dovuto alla posizione "tieni-la-manina-tutta-la-notte-e-resta-incastrata-tra-Purulla-e-Attila", e l'occhio pendulo.
Prima di uscire, mentre raccattavo in giro per casa i panni e li dividevo tra quelli da lavare e quelli riutilizzabili (anche i VostriAmori ignorano l'esistenza della cesta della biancheria sporca? Perché ho capito che le mutande stanno più comode sulla poltrona, ma magari sarebbe il caso di far fare loro un saltino nella cesta, almeno di tanto in tanto), la Purulla giocava tranquilla seduta accanto al mio amato vaso.
Questo vaso.

Un regalo di nozze, al quale ero particolarmente affezionata. Ecco, dico ero perché da bischera ci avevo appoggiato sopra un accappatoio della Purulla, come faccio spesso.
E stamani la Purulla ha deciso di tirare verso di sé l'accappatoio, così, per vedere di nascosto l'effetto che fa.
Fortunatamente lei non si è fatta niente, e io ho già contattato il produttore per vedere se per caso ne fa ancora... Ciò non toglie che tra spavento, agitazione e dispiacere abbia passato una brutta giornata.
Sono sempre esageratamente legata a certi oggetti, lo so che sono solo cose, ma un evento come quello di stamani mi getta nello sconforto, anche per la mia reazione (mi sono fatta un piantino senza che la Purulla mi vedesse). Forse è perché quando ero piccola si traslocava spesso, e allora io riconoscevo "casa" nei nostri mobili, che di volta in volta avevano una disposizione diversa ma erano sempre loro.
Stasera poi, tornando a casa, mi ha colto la grandine.
La bimba non l'aveva mai sentita, così si è spaventata e messa a piangere, quindi stavo cercando di arrivare a casa più in fretta possibile.
Ma una strega cattiva mi ha ostruito la strada. Aveva pensato bene di piazzarsi sotto un cavalcavia, per riparare la sua
I vicentini hanno tante buone qualità, ma nella maggior parte dei casi, quando si trovano alla guida, hanno poca grinta. Se uno di questi poco grintosi si trovasse a guidare a Milano, Roma o financo Palermo, credo che abbandonerebbe l'auto in mezzo alla strada e scapperebbe. Quindi gli automobilisti che mi precedevano erano tutti in fila dietro questa, da bravi pecoroni, a prendersi tutta la grandine, zitti muti e rassegnati. Io no. La Purulla piangeva tappandosi le orecchie. Dovevo passare. Ho iniziato a suonare il clacson, niente. Ho strombazzato, niente. Ho preso la Purulla, sono scesa dall'auto, ho fatto una corsa e sono andata a dirgliene quattro, a quella
Non si è mossa.
Sono scesa di nuovo, gliene ho dette di tutti i colori e finalmente si è mossa.
Chi pecora si fa, lupo lo mangia, no?
Ma almeno che sia un lupo, non una sciocca egoista che se ne sbatte delle altre persone.
E con questo poco onorevole resoconto della mia giornata, vi auguro una buona serata, buon luglio col bene che ti voglio e buona settimana.






