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Giovani, “raccomandati” e richiamati: le convocazioni di Brunel ai raggi X

Creato il 15 maggio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Giovani, “raccomandati” e richiamati: le convocazioni di Brunel ai raggi XLa Nazionale dei soliti noti, peggio dei raccomandati. Quella dei procuratori e degli amici degli amici. Ieri in rete – e anche tra i commenti di questi blog – mi è toccato leggerne un po’ di ogni circa le convocazioni di Brunel per il tour nelle Americhe del prossimo mese di giugno.
La “rivoluzione francese” sicuramente non c’è stata, ma volti nuovo ce ne sono, 7 per l’esattezza. Che su 30 proprio pochi non sono. I sette sono poi da aggiungere ai Venditti, ai Morisi e agli altri che già hanno messo più di un piede nel gruppo azzurro nel corso del recente Sei Nazioni. Altri giovani invece che potevano essere chiamati saranno impegnati nel Mondiale Juniores che si tiene proprio a giugno in Sudafrica.
L’altro volto della medaglia sono i senatori, certo. Ci sono Castro (ma come si fa a non chiamarlo?), Parisse azzoppato, c’è la molto discussa convocazione di Mauro Bergamasco, che il campo non lo vede da qualche mese. Io credo che le convocazioni di quest’ultimo e di capitan Parisse vadano lette soprattutto attraverso la lente degli equilibri interni al gruppo. Sono giocatori esperti, “pesanti” nello spogliatoio e che possono aiutare moltissimo i più giovani.
Il tour tra l’altro è abbastanza atipico, nel senso che giocheremo con una squadra molto forte – l’Argentina, che sta preparando il suo debutto al Rugby Championship, l’ex Tri-Nations – e due decisamente abbordabili: Canada e USA. L’ideale per tentare qualcosa di nuovo e diverso, ma senza sprecare per forza questa opportunità.
E soprattutto non mi pare che siano stati lasciati a casa dei fenomeni. Non me ne vogliano i giovani azzurri, io mi auguro di tutto cuore che nel giro di un paio d’anni alcuni di loro diventino dei novelli Fofana o Halfpenny, ma al momento non lo sono.
Poi si può discutere su alcune singole scelte: perché Semenzato no e Bocchino sì (magari un ultimo tentativo di recuperare il ragazzo, che il ct al pari di Tebaldi non ha mai avuto direttamente “per le mani”), perché non chiamare Cittadini. Sono esempi su cui si può parlare, però non cambiano il quadro generale.
Da valutare anche il “peso” degli assenti per infortunio o perché impegnati ancora nei rispettivi club, ma quello lo vedremo con l’inizio della prossima stagione.
Infine quelli che sono proprio spariti, nel senso che non ci sono né tra i convocati né tra chi non è stato preso in considerazione perché infortunato o impegnato ancora nei club. Parlo di Orquera, Geldenhuys e Van Zyl. Gente che magari non è stata chiamata perché Brunel già conosce, oppure perché ritiene ai margini del suo progetto. Ce lo dirà il futuro.

Ultimo capitolo, lo staff tecnico. Sabato è in programma un Consiglio Federale che tra i suoi punti all’ordine del giorno ha anche l’ufficializzazione degli assistenti di Brunel. Novità ci saranno, i rumors delle ultime ore parlano di un cambio sicuro, forse due.
La notizia non mi consola un granché, perché vuol dire che a metà maggio le scelte non sono state ancora fatte. O che il ct è rimasto invischiato in meccanismi che di aspetti tecnico-sportivo hanno davvero poco. Comunque si legga la situazione, non un bel vedere. Speriamo che svoltato il 20 maggio le cose inizino a camminare in un’altra maniera, le premesse però non sono il massimo.


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