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Giovanissima spacciava online

Creato il 06 settembre 2010 da Lalternativa

Le nuove frontiere dello spaccio di stupefacenti, passano anche dal web. Piccola ma gia’ molto astuta, un giovane appena maggiorenne vendeva hascisc ai suoi comagni di studi dopo averli contattati su facebook.

Contattava i clienti su facebook e vendeva la droga a scuola: al termine di una complessa indagine i carabinieri di Todi (Perugia) hanno arrestato una ragazza residente in un comune della zona, da poco maggiorenne. La diciottenne è stata arrestata in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare disposto dal gip del Tribunale per i minorenni di Perugia. È ritenuta responsabile di aver venduto hascisc a studenti minorenni, durante lo scorso anno scolastico, all’interno di un istituto superiore del tuderte.

Nel corso delle indagini, coordinate dalla procura della Repubblica per i minorenni di Perugia, è emerso che i contatti tra la presunta giovane spacciatrice, all’epoca dei fatti minorenne, ed i clienti coetanei avvenivano spesso attraverso il social network facebook. In questa maniera venivano convenute le modalità di compravendita dello stupefacente ed in particolare i prezzi ed i quantitativi.

Poi la droga veniva consegnata nei pressi o all’interno dell’istituto scolastico. La giovane è stata accompagnata in una comunità di Arezzo. Le indagini continuano per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri ragazzi nella vicenda ed individuare esattamente i canali di rifornimento della droga. I carabinieri hanno riferito di avere trovato, nel corso delle indagini, la più ampia collaborazione della dirigenza scolastica e del corpo docenti, particolarmente sensibili al problema.

Il problema vero, pero’, resta irrisolto. Sono ancora molti i ragazzi, anche giovanissimi, che rintracciano nelle droghe leggere (in alcuni casi purtroppo anche in quelle pesanti) spesso l’unica via di uscita da una vita piatta e monotona, alla quale la societa’ moderna non ha altro da offrire come alternativa, se non l’asfittica e irritante Tv.

Se davvero è un vuoto che questi giovani cercano di colmare con la droga, non è certo proibendo loro di fumare che riusciremo a risolvere la questione.


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