Dopo dieci anni Racconti di vita, storica testata di Raitre condotta da Giovanni Anversa e dedicata al sociale, si trasforma in Paesereale che pur legandosi idealmente a quella tradizione si presenta sostanzialmente rinnovato e non solo nel titolo. Il nuovo programma cambia infatti collocazione: passa dalla domenica al sabato e andrà in onda in diretta dal 12 novembre alle 9.10. Paesereale sarà uno spazio di discussione e di confronto che vedrà protagonisti non i soliti esponenti politici ma quei cittadini espressione di quella rete di cittadinanza attiva che si esprime in forme più o meno organizzate. Movimenti, organizzazioni, associazioni, gruppi, comitati e altro che oggi rappresentano quel tessuto civico che vuole intervenire nel dibattito pubblico su questioni cruciali della vita economica, politica, sociale e culturale del Paese. “Dopo dieci anni sentivamo il bisogno non di cambiare la sostanza ma di darci una nuova forma che corrispondesse di più ai tempi che stiamo vivendo e ai diversi bisogni comunicativi del presente. Così abbiamo scelto di festeggiare i dieci anni di Racconti di vita regalandoci una nuova veste e un nuovo titolo: Paesereale” ha dichiarato il conduttore. “La cosa che mi preme aggiungere è che questa nuova idea nasce non solo per aprire uno spazio di espressione del Paese reale – e dei suoi attori sociali organizzati e non – ma anche per rafforzare quella funzione di servizio pubblico che la Rai deve tornare a considerare prioritaria in un momento in cui tutto sembra non tenersi più insieme”.
A partire da una domanda d’attualità lo studio si animerà non solo grazie agli ospiti, con le loro storie e le loro esperienze, ma anche con il contributo di filmati che rilanceranno alcune provocazioni allargando il contesto al Paese e ai suoi territori. Un ruolo fondamentale lo avranno anche le telefonate in diretta del pubblico da casa che interverrà raccontando le proprie storie e le proprie opinioni così da arricchire il dibattito in studio. Inoltre gli spettatori potranno intervenire anche attraverso il sito e il profilo Facebook del programma.
Basta ristoranti: serve un lavoro enorme! è il titolo della prima puntata. Parafrasando la prima dichiarazione di Mario Monti e l’affermazione di Berlusconi sui ristoranti sempre pieni, si parla di crisi del lavoro e di privilegi della casta. Ne discutono Emiliano Fittipaldi, giornalista de L’Espresso, Bruno Maiolo, piccolo imprenditore edile in difficoltà, Giovanni Roncucci, esperto di internazionalizzazione delle imprese, Roberta Scapinelli lavoratrice ligure che vive le conseguenze dell’alluvione e il rischio delocalizzazione della propria azienda e Rosetta Giancola, operaia in cassa integrazione.