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Giovanni Floris lascia la Rai, firmerà un contratto triennale con La7?

Creato il 03 luglio 2014 da Digitalsat

Giovanni Floris lascia la Rai, firmerà un contratto triennale con La7?Dopo dodici anni di  conduzione di Ballarò  e dopo un proficua esperienza  quasi ventennale in Azienda, Giovanni Floris lascia la Rai. La Rai, nel ringraziarlo per il lavoro svolto, gli porge i migliori auguri per il suo futuro professionale.

«Ringrazio la Rai e Ballarò cui devo tutto, perché in questi lunghi anni mi hanno formato e dato fiducia. Sono un uomo fortunato. Dal lavoro ho avuto enormi soddisfazioni. Mi impegnerò per far sempre meglio nella convinzione che rimettersi in gioco sia salutare e giusto, anche per riguardo al pubblico che mi ha sempre seguito e sostenuto». Lo scrive in una nota Giovanni Floris.

Non si sono fatte attendere le reazioni. Duro il commento dell'Usigrai. "Un altro pezzo di Servizio Pubblico che se ne va. Viale Mazzini ha il dovere di spiegare con trasparenza perché non è riuscita a trattenere un professionista come Giovanni Floris, uno di quelli che hanno compiuto l'intero percorso professionale in Rai, e che ha contribuito a fare di Ballarò un format remunerativo per l'azienda. A questo punto e' ancor più indispensabile che l'azienda faccia una operazione verità su costi, ingaggi, e sopratutto perdite di credibilità".

“È molto grave l’addio improvviso di Giovanni Floris alla Rai dopo quella che appare come una maldestra trattativa gestita in maniera decisamente discutibile dall’azienda. I vertici Rai vengano immediatamente in commissione di Vigilanza per chiarire come sono andate le cose”. È quanto dichiara il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “Ballarò rappresenta la trasmissione di punta – spiega Anzaldi – dell’informazione Rai in prima serata, con picchi di ascolto che hanno portato Raitre anche a vincere la serata. Non si capisce come siano andate le cose e perché, dopo una carriera ventennale nel servizio pubblico, Floris sia stato lasciato andare via. Una gestione che rischia di essere un assist per la concorrenza. Chiederò subito in ufficio di presidenza della Vigilanza che i vertici Rai siano ascoltati dalla commissione parlamentare. Sarebbe grave se si scoprisse che non vi siano solo ragioni economiche dietro la scelta di chiudere la collaborazione con il conduttore”.

“Sorprende e certamente non rallegra l’uscita dalla Rai di un professionista serio e preparato del calibro di Giovanni Floris”. Lo dice la senatrice Camilla Fabbri (Pd) componente della commissione Vigilanza Rai. Che sottolinea: “Le scelte professionali attengono alla persona ma ritengo sia doveroso stabilire che da parte di viale Mazzini sia stato fatto di tutto, nell’ambito del possibile, per trattenere il conduttore di Ballarò, programma di punta Rai, che deve comunque essere mantenuto. Di tutto questo dovrà occuparsi la commissione di Vigilanza”.

“L’uscita di Giovanni Floris della Rai è senz’altro una notizia che dispiace. Auguriamo a Floris di avere successo con la sua scelta di rimettersi in gioco. Nello stesso tempo chiederemo immediatamente ai vertici Rai quali scelte s’intendano fare per mantenere la qualità e risultati di ascolto garantiti da Floris in tutti questi anni di conduzione di Ballarò”. Lo dice il capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza Rai, Vinicio Peluffo.

“Dispiace che la Rai perda un professionista come Giovanni Floris, dispiace che l’addio arrivi per motivi economici come sembra dalle trattative che emergono in queste ore”. È quanto dichiara la deputata del Partito democratico e componente della commissione di Vigilanza Rai, Lorenza Bonaccorsi. “Che il servizio pubblico abbia deciso – spiega Bonaccorsi – di porre dei limiti agli ingaggi appare opportuno, visto il particolare momento che stanno vivendo tutti gli italiani. Dispiace che la Rai perda uno dei conduttori più stimati della tv italiana ma siamo in una fase critica per tutto il Paese”.

“Ma Floris va via dalla Rai perché ha avuto il coraggio di fare domande scomode a Renzi che la Rai vuole distruggerla? È questa la sua colpa? C’è un editto di Renzi sul conduttore di Ballarò?”. È quanto si chiede Maurizio Gasparri (FI).

Un altro pezzo di Servizio Pubblico che se ne va”. Il sindacato dei giornalisti Rai Usigrai commenta così la notizia della separazione tra Giovanni Floris e la Rai e sottolinea: “Viale Mazzini ha il dovere di spiegare con trasparenza perché non è riuscita a trattenere un professionista come Giovanni Floris, uno di quelli che hanno compiuto l’intero percorso professionale in Rai, e che ha contribuito a fare di Ballarò un format remunerativo per l’azienda. A questo punto – conclude – è ancor più indispensabile che l’azienda faccia una operazione verità su costi, ingaggi, e sopratutto perdite di credibilità”.

“Mi dispiace perché Floris è un ottimo professionista, ma la vicenda risponde a logiche di mercato che la Rai ha fatto bene a non seguire”. Così il consigliere di amministrazione Rai, Antonio Verro. “Spero che ora non ci siano porte girevoli in un senso o nell’altro – dice ancora Verro -. Così come non mi piacerebbe il ritorno di gente andata via da noi negli anni passati, come Santoro o Ruffini. Sarò un inguaribile romantico, ma la Rai dal mio punto di vista è una vocazione che vale per sempre”.

L’ex direttore generale della Rai, Flavio Cattaneo, interpellato dall’ANSA sull’addio del conduttore di Ballarò a Viale Mazzini, dice che: “Per la Rai perdere un professionista come Giovanni Floris rappresenta un brutto colpo, mentre al contrario sarà un gran colpo per chi riuscirà ad averlo in squadra”.


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