
ho sempre considerato Ferragosto il giro di boa dell'estate. anche se è un giorno in cui tutti sono via, anche solo per il fine settimana, segna comunque il momento in cui le vacanze volgono al termine e si torna a casa. da bambina, il temporalone di Ferragosto (o giù di lì) era anche la fine del caldo mortale, ma visto che ormai le stagioni si sono scombussolate, questa regola non vale più. ad ogni modo, ciò che è certo è che fra un mese riaprono le scuole e che entro una settimana riapriranno tutti i negozi e le attività. a Ferragosto quindi tendo a tirare un sospiro di sollievo perchè l'estate, che non è mai la mia stagione preferita, dà infine segno di essere agli sgoccioli e io mi preparo a frenetiche attività autunnali (sì, Pier, questa volta sono frenetiche sul serio!). eh sì, ci sarà di che rimboccarsi le maniche e ho pure esaurito le scuse per rimandare; non si tratta più di scegliere riguardo al se fare qualcosa, quanto piuttosto di decidere quando farla. ho ancora alcune resistenze psicologiche al riguardo, però non dovrebbe essere difficile vincerle. mi aspetta quindi un gran da fare, che mi vedrà impegnata nel 99% delle volte da sola. come al solito, insomma. difatti non è certo la solitudine che mi spaventa. da me non tornerà nessuno, semplicemente perchè non c'è mai stato qualcuno in partenza e le persone che ho perso lungo la strada della vita non hanno mai sentito la mia mancanza, perchè io sono superflua anche quando sono fisicamente presente. a proposito, ho cancellato Daisuki dal sito di Paperblog; avevo chiesto di cancellare anche questo blog, ma temo di dover restare ancora non so quanto per ragioni contrattuali, comunque è solo una questione di tempo. al momento attuale fatico a capire che cosa avevo in testa quando ho aderito a questa cosa. scorrendo i post che si trovano su quel sito, è chiaro che niente di quello che io scrivo qui sopra può avere il minimo interesse per chi vuole conoscere i venti modi su come risparmiare facendo la spesa o il motivo per cui il sudore puzza. non ho la pazienza di controllare statistiche o cose del genere, ma sono sicura che la mia presenza lì passa del tutto inosservata, quindi non ha nemmeno senso che stia qui a preoccuparmi di cancellarmi o meno. del resto questo blog era partito come un piccolo rotocalco ed è diventata una collezione di cazzate o di esternazioni su ciò che penso, molto più simile a un diario che a un blog di servizio. diario piuttosto noioso, fra l'altro, perchè la mia non è certo una vita figa e il più delle volte annoia anche me. quanto alle esternazioni, credo sia chiaro che la condiscendenza non è il mio forte; sono più portata a un sano cinismo, il buonismo mi irrita da sempre. insomma, qui gli uccellini non cinguettano allegri sui rami, annunciando un mondo di pace e di amore, caso mai passa un piccione e ti caga in testa.




