liberamente tratto dal blog "Girovagando il Mondo". Questo blog nasce per raccontare il mio grande sogno. Ho 26 anni, dopo diversi anni di lavoro d'ufficio ho rassegnato le mie dimissioni. Parto in solitaria, senza programmi e limiti di tempo. Sento che questo è il momento giusto della vita in cui osare. Biglietto di sola andata per Kathmandu, da li in poi tante idee ma un solo grande obiettivo: il giro del mondo via terra e via mare partendo senza nessun visto. Vivrò il viaggio giorno per giorno lasciandomi guidare dalla gente e dalla strada. Prima di fermarmi a Torino a lavorare vari anni in ufficio avevo viaggiato e lavorato in 3 continenti diversi per 3 anni. Ho provato a fermarmi, a vivere quella vita schematica creata dalla nostra società, ma mi sono solo reso conto che stavo sprecando gli anni migliori della mia vita quando invece avrei potuti a dedicarli alla migliore esperienza umana: il viaggio. L’unica cosa a cui non è stato facile rinunciare è vedere le mie nipotine crescere. Loro mi mancano tantissimo e a volte mancano gli amici o la famiglia, ma in questo momento ho raggiunto uno stato mentale straordinario e non sono mai stato così felice e sereno. Non sopportavo la routine, ogni settimana che passavo chiuso nello stesso ufficio per 10 ore al giorno, così come non sopportavo le poche occasioni di incontrare stranieri nella mia città che mi potessero raccontare qualcosa di diverso dalla mia cultura. In definitiva, mi era venuta a noia la mentalità materialista e consumista della mia società. Viaggiare riconcilia con il mondo, perché ora più che un cittadino italiano mi sento un cittadino del mondo. Ho legato con popolazioni di diverse culture che spesso mi hanno fatto sentire a casa più di quanto mi possa sentire nella mia città natale. L’umanità delle persone è la cosa che in un viaggio riconcilia più di ogni altra. L’idea del “grande sogno” era nelle mente da tempo, ma la decisione vera e propria l’ho presa nel momento in cui ho presentato le mie dimissioni. Sono partito quaranta giorni dopo con un biglietto di sola andata per Kathmandu, da lì in poi tante idee ma un solo grande obiettivo: il giro del mondo via terra e via mare partendo senza nessun visto. Adesso sono a Cuzco, in Perù. E' una città straordinaria, la storica capitale Inca che trasmette un fascino mistico particolare. La storia, le tradizioni e l’atmosfera rendono questa città magica. Giusto per rendere il viaggio un po’ più avventuroso e più autentico ho deciso di intraprenderlo senza aerei e partendo senza nessun visto. I visti li richiedo alle ambasciate o alle frontiere: dipende dalla complessità. Utilizzo mezzi di fortuna tra cui pullman, treni, camion, barche, traghetti o mercantili. Vivo questa avventura con dei soldi messi da parte in tre anni di lavoro d'ufficio e una buona liquidazione. Ora guadagno scrivendo articoli sulla situazione ecosostenibile dei Paesi che attraverso su Greenews e sono riuscito a trovare una via differente attraverso cui proseguire la mia esperienza nel fotovoltaico, utilizzando dei programmi su Internet che me lo consentono. Ma soprattutto viaggio in maniera decisamente economica dormendo nelle sistemazioni più spartane, sui pullman e nelle stazioni. Mangiando nei ristoranti locali o nei chioschi a bordo strada. Muovendomi con i pullman sgangherati ed economici o soluzioni di fortuna. Per me Viaggiare è... spogliarmi delle mie abitudini, adottando quelle locali, lasciandomi trasportare dagli eventi e dalla gente. La mia meta non la conosco, so solo che sono sulla strada giusta perché mi sento l’essere più fortunato di questo pianeta. Da questo viaggio dovrebbe nascere un libro. Il libro sarebbe il coronamento di questa favola e spero con esso di ispirare altri ragazzi a fare una scelta simile. La migliore della mia vita. Sono estremamente grato a tutta la gente che mi segue e mi scrive messaggi di apprezzamento su tutto ciò che sto realizzando. Molti sono attratti dal viaggio, ma non trovano il coraggio o la situazione adatta per farlo. Spero che a forza di racconti e foto trovino quella determinazione giusta per riuscire a partire!
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liberamente tratto dal blog "Girovagando il Mondo". Questo blog nasce per raccontare il mio grande sogno. Ho 26 anni, dopo diversi anni di lavoro d'ufficio ho rassegnato le mie dimissioni. Parto in solitaria, senza programmi e limiti di tempo. Sento che questo è il momento giusto della vita in cui osare. Biglietto di sola andata per Kathmandu, da li in poi tante idee ma un solo grande obiettivo: il giro del mondo via terra e via mare partendo senza nessun visto. Vivrò il viaggio giorno per giorno lasciandomi guidare dalla gente e dalla strada. Prima di fermarmi a Torino a lavorare vari anni in ufficio avevo viaggiato e lavorato in 3 continenti diversi per 3 anni. Ho provato a fermarmi, a vivere quella vita schematica creata dalla nostra società, ma mi sono solo reso conto che stavo sprecando gli anni migliori della mia vita quando invece avrei potuti a dedicarli alla migliore esperienza umana: il viaggio. L’unica cosa a cui non è stato facile rinunciare è vedere le mie nipotine crescere. Loro mi mancano tantissimo e a volte mancano gli amici o la famiglia, ma in questo momento ho raggiunto uno stato mentale straordinario e non sono mai stato così felice e sereno. Non sopportavo la routine, ogni settimana che passavo chiuso nello stesso ufficio per 10 ore al giorno, così come non sopportavo le poche occasioni di incontrare stranieri nella mia città che mi potessero raccontare qualcosa di diverso dalla mia cultura. In definitiva, mi era venuta a noia la mentalità materialista e consumista della mia società. Viaggiare riconcilia con il mondo, perché ora più che un cittadino italiano mi sento un cittadino del mondo. Ho legato con popolazioni di diverse culture che spesso mi hanno fatto sentire a casa più di quanto mi possa sentire nella mia città natale. L’umanità delle persone è la cosa che in un viaggio riconcilia più di ogni altra. L’idea del “grande sogno” era nelle mente da tempo, ma la decisione vera e propria l’ho presa nel momento in cui ho presentato le mie dimissioni. Sono partito quaranta giorni dopo con un biglietto di sola andata per Kathmandu, da lì in poi tante idee ma un solo grande obiettivo: il giro del mondo via terra e via mare partendo senza nessun visto. Adesso sono a Cuzco, in Perù. E' una città straordinaria, la storica capitale Inca che trasmette un fascino mistico particolare. La storia, le tradizioni e l’atmosfera rendono questa città magica. Giusto per rendere il viaggio un po’ più avventuroso e più autentico ho deciso di intraprenderlo senza aerei e partendo senza nessun visto. I visti li richiedo alle ambasciate o alle frontiere: dipende dalla complessità. Utilizzo mezzi di fortuna tra cui pullman, treni, camion, barche, traghetti o mercantili. Vivo questa avventura con dei soldi messi da parte in tre anni di lavoro d'ufficio e una buona liquidazione. Ora guadagno scrivendo articoli sulla situazione ecosostenibile dei Paesi che attraverso su Greenews e sono riuscito a trovare una via differente attraverso cui proseguire la mia esperienza nel fotovoltaico, utilizzando dei programmi su Internet che me lo consentono. Ma soprattutto viaggio in maniera decisamente economica dormendo nelle sistemazioni più spartane, sui pullman e nelle stazioni. Mangiando nei ristoranti locali o nei chioschi a bordo strada. Muovendomi con i pullman sgangherati ed economici o soluzioni di fortuna. Per me Viaggiare è... spogliarmi delle mie abitudini, adottando quelle locali, lasciandomi trasportare dagli eventi e dalla gente. La mia meta non la conosco, so solo che sono sulla strada giusta perché mi sento l’essere più fortunato di questo pianeta. Da questo viaggio dovrebbe nascere un libro. Il libro sarebbe il coronamento di questa favola e spero con esso di ispirare altri ragazzi a fare una scelta simile. La migliore della mia vita. Sono estremamente grato a tutta la gente che mi segue e mi scrive messaggi di apprezzamento su tutto ciò che sto realizzando. Molti sono attratti dal viaggio, ma non trovano il coraggio o la situazione adatta per farlo. Spero che a forza di racconti e foto trovino quella determinazione giusta per riuscire a partire!
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