Lo Stato si contorce come un serpente che si è avvelenato mordendosi da solo, i soldi evaporano tra una pazzia amministrativa e una politica da manicomio criminale (quanti inquisiti e condannati ci sono in Parlamento che ci fanno prediche ogni giorno dandoci anche degli “sfigati”?), ma qualche idea sta zampettando qua e là, da un blog a un giornale. Sono cose che a Giulio Cavalli (cliccare qui per leggere il suo blog) piacciono tanto, proprio al consigliere regionale di Sel e attore che non ha perso il gusto della fantasia (visto che il teatro serve a qualcosa?), e che ce ne parla in poche righe. L’ideazza è semplice, made in Emanuele Ferragina.
Uno stato larvale ETERNO (curiosa opera che spero non ci rappresenti mai)
Ed eccola. Consiste nel creare un fondo partecipato da pubblico e privato, cui enti locali e cittadini possono accedere per finanziare progetti di valore innovativo e dotato di sicuri risvolti sociali. Ci sono tante persone che vorrebbero ma non possono, progetti che vengono buttati via dalla tale amministrazione locale perché li presenta la persona politicamente invisa. Ma nelle città ci sono tanti spazi dismessi, ricorda Cavalli, fabbricati inutilizzati, e allora perché non sperimentare?
E allora se questi progetti funzionano si possono rilanciare in contesti più grandi, sempre a basso costo perché il discorso di fondo è sempre lo stesso. “Orti urbani, progetti di social housing, costruzioni eco-sostenibili, creazione di spazi sportivi o aree di incontro in aree e edifici inutilizzati” indica il consigliere regionale di Sel.
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