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Giulio MARCHETTI “Energia del vuoto”

Creato il 14 marzo 2011 da Fabry2010

Giulio MARCHETTI “Energia del vuoto”

Luce naturale

Conoscere l’aria, la struttura del vuoto,
la giusta adesione alle cose,
la giusta distanza: così potremo cogliere
il riflesso del male sui vetri opachi,
la lieve sublimazione degli eventi
che costringe i sorrisi
dentro volti sconosciuti,
la pazienza delle ossa cariche di fiato,
le insidie del vento, la luce naturale.
Poi c’è il rumore dei passi accidentali,
la libertà di quelli sciolti tra le mire del volo.
Proprio qui ci sarà nota la forma
dell’invisibile, camminando sulle tracce
di un’evidenza sotterranea:
dovremo soffiare lontano
la sabbia finissima dalla gola.
Dovremo estinguere quella sete di universo
con poche gocce, di insolente verità.

*

Adesso

Io ti attacco con il volto scoperto dell’ira.
Io ti attacco perché nulla ho da difendere
se non il mio ego. Io ti attacco dal cielo.
Nonostante un cuore arido e pesante come il mio
non sappia volare. Io ti prendo per mano,
perché ho ferma l’intenzione
di sfilartene a breve il potere. Io ti nego di bere,
concentrato sull’ascolto del mio grido solitario
che annuncia la sete. La mia sete di sangue.
Io ti attacco nel sangue. Nel sangue.
Io ti attacco nel cielo, dalla terra,
dalle oscure verità del sottosuolo.
Io ti attacco perché sono un uomo vecchio
che cerca di essere un uomo nuovo.
Adesso ti vedo. Nemico degli spazi siderali.
Adesso è tutto il tempo che ci resta.

*

L’ultimo sole

La grazia del volo è stata il sogno,
la purezza del sogno il tentativo,
la ragioni di esso lo sforzo,
l’unico in dote,
la vita concessa.
Evitati gli assalti frontali,
corpi schizzati,
le risse degli avi,
lapidi e assedi,
lavato il sangue dei vinti,
slegati gli abbracci dei vivi,
la dita degli altri, stesi al suolo,
per chiudere in pugno la terra,
qualcosa che serva.
E sciolti gli abissi da tutte le tenebre,
l’oro supremo dal suo lato oscuro,
l’ultimo sole dall’aurora,
proprio qui, oltre la soglia,
si scorge l’infinito,
un piccolo spiraglio
di immenso.

*

Fotografia

Ci sono angoli di luce perduti in volo.
Istanti di cui è protagonista l’immenso.
Urgenza tonale e vuoto silente.
Incauto limite di essere altrove
senza cieli da erigere a guardia dell’infinito
per un’assorta e stridula gioia celeste
che anche lontanamente simuli l’ebbrezza del cuore
al pensiero di un risveglio sublime come un’alba
in cui potersi finalmente rincontrare negli occhi.

*

Penso

Ho seguito la mia ombra
avida di stelle
ben oltre la pazienza dell’alba.
Solo la polvere asciuga
la polvere,
non l’eco.
Non la voce che soffia l’orizzonte
ogni giorno più lontano
e lascia noi due
quasi estinti in superficie
a strofinare.
Oggi le parole sono indietro
di un respiro.
Gli occhi scavati all’interno
sono pieni di altri occhi.
Io guardo e penso.
Tento una meccanica lontana dall’urto
ma molto vicina al cuore.

*

Passi

Non vivo di slanci ormai
ma resistendo,
senza più la forza che nutre
chiunque abbia voce,
senza alcun moto, centimetri,
passi per non rimanere.
Tutti sanno chi sono.
Nessuno immagina che esisto.

*
Giulio MARCHETTI
Energia del vuoto
Puntoacapo Editrice (Novi Ligure, 2010)

*

Giulio MARCHETTI è nato a Roma nel 1982. Ha pubblicato la raccolta Il sogno della vita (Novi Ligure, 2008), finalista al Premio Carver e segnalata con menzione speciale dalla giuria al Premio Laurentum.



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