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Giunta Perri, anche il procurato danno erariale per i 32 assunti del 2010. La Procura deciderà se rinviare a giudizio o no

Creato il 30 maggio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

La delibera analizzata dalla Procura centrale della Corte dei Conti, firmata dalla giunta Perri a esclusione degli assessori assenti Nolli, Amore e Alquati, dopo l’esposto ha prodotto un primo effetto. Stamattina è giunto una sorta di “avviso di garanzia”, o per meglio dire un “invito a dedurre” al sindaco e agli assessori. Un invito a giustificare il proprio operato, quindi, e consegnare una memoria difensiva. Toccherà poi alla Procura decidere per il rinvio a giudizio o l’archiviazione. Il pericolo che corrono il sindaco e gli assessori, specialmente i tre non coperti da assicurazione (per un drammatico scherzo del destino, una “svista burocratica”), è che debbano pagare i danni subiti dall’erario, senza appello. E’ la questione delle assunzioni dei 32 precari malgrado il patto di stabilità, il blocco delle assunzioni e i limiti al turnover.

A prima vista, assumere personale di cui il Comune ha bisogno non pare affatto un reato. Ma c’è una procedura giuridica da rispettare, viste le ripetute leggi finanziarie e tutti i limiti imposti dai governi Berlusconi alle assunzioni da parte degli enti pubblici. Così, un atto che pareva di buon senso, richiesto anche dai sindacati, diventa un clamorosissimo autogol. I sindacati chiedevano la soluzione del problema, non la specifica delibera: chiedevano la stabilizzazione del personale. Il sindaco Perri e gli assessori hanno spiegato di aver sentito il parere dei dirigenti, dei tecnici, delle persone esperte in fatto di diritto, e di aver tenuto conto del patto coi sindacati. Un assessore ha dichiarato a questo blog: “Non sono un genio del diritto, non so tutto, sentiti gli esperti come faccio a sospettare un problema del genere? Mi sono fidato”.

Purtroppo per il Comune di Cremona i danni erariali oggi sono percepiti con maggiore acuzie che ieri. Non è un danno immenso, ma la Corte dei Conti applica la legge. Che, bisogna dire ancora ahimé, era nota.

Come hanno potuto i tecnici errare? O rovesciando la domanda, come fa la Corte dei conti a non tener conto delle circostanze? Sarà comunque la Procura a chiarire i dubbi. Resta un danno d’immagine che offusca il Comune, già gravato da mille problemi. Con quei tre assessori che hanno motivo per cui pensare.

p.z.

 

Nella mattinata di mercoledì sono stati recapitati al sindaco Oreste Perri e ad alcuni suoi assessori, gli “inviti a dedurre” (l’equivalente degli avvisi di garanzia penale) da parte della Corte dei Conti per procurato danno erariale. Ogni “avvisato” avrà novanta giorni di tempo per preparare e consegnare la sua memoria difensiva dopo di che sarà la Procura a decidere se rinviarlo a giudizio o chiudere il procedimento. In caso di giudizio e di una eventuale condanna a rifondere il danno erariale, la sentenza sarà inappellabile. Dopo la riduzione forzata dello stipendio del 26%, ecco dunque un’altra mazzata sull’esecutivo. L’avviso di garanzia era nell’aria da quando un mese fa la Procura centrale della Corte dei Conti si era mossa, chiedendo documentazione per  l’apertura di procedura per danno erariale nei confronti del sindaco, degli assessori (ad esclusione di Roberto Nolli, Luigi Amore e Jane Alquati, non presenti in giunta al momento della delibera sotto inchiesta), del direttore del personale Maurilio Segalini e del segretario generale avvocato Pasquale Criscuolo. Il danno erariale su cui la Corte de’ Conti sta indagando pare sia valutabile in centinaia di migliaia di euro e tutti quanti potrebbero essere chiamati a rispondere personalmente. Da quanto sappiamo, né il sindaco né tre suoi assessori sono coperti da assicurazione per cui dovranno rispondere con i propri beni in caso di condanna. Tutto nasce da un esposto giunto all’organo di controllo sulla corretta gestione delle risorse pubbliche. Il documento fa riferimento al concorso avviato nel 2010 relativo all’assunzione di 32 precari del Comune. Nel mirino c’è la delibera di giunta del giugno 2010 con la quale venivano assunte trentadue persone in Comune nonostante il patto di stabilità, l’obbligo di ridurre il personale  e i vincoli di legge su tournover. Nell’esposto – che pare sia estremamente dettagliato ed informato da cui è derivata poi l’azione della Corte dei Conti – si metterebbero in luce una serie di presunte irregolarità attualmente sotto la lente della Procura.

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