Il Padre in Lui, in Giuseppe di Nazaret,sposo e compagno di Maria, progettò un “qualcuno” che potesse esprimere il proprio carattere di Mistero e di artigiano nella creazione.
E’ quanto ci chiarisce Leonardo Boff in”Al cuore del cristianesimo”, il suo ultimo saggio breve.
E’ una persona (riferendosi a Giuseppe)- precisa Boff – che non dice parole, parla con le sue mani, mani che lavorano.
Però sogna. Il sogno è la dimensione del profondo e dell’inaccessibile. E ’lì dove risiede il Mistero. Usa le sue mani di carpentiere edi agricoltore mediterraneo.
E’ profondamente devoto, tanto da essere di esempio e di riferimento per tutta la comunità.
E la comunità lo considera “il giusto”.
Vive la sua missione di “padre”, facendo esperienza di Dio come del grande e misterioso Padre e intrattiene un’intimità con Lui,che trasmette al figlio Gesù tanto che Questi arrivò poi a chiamare Abbà-Papà colui che è il Padre di tutti.
Tutto l’universo-continua il teologo brasiliano- si preparò affinché tale sentimento si radicasse in lui. Egli, Giuseppe, si sentiva unito al Padre, così unito da vivere identificato con lui : Padre con padre.
Giuseppe rappresenta tutti i padri della storia che, per il fatto di essere padri, fanno esperienza di Dio.
Ogni padre, in passato, presente e futuro, e in ogni angolo del mondo abitato, fa in qualche modo esperienza di Dio Padre.
Due movimenti, ancora una volta, si intrecciarono.
Il Padre si personificò in Giuseppe e Giuseppe si paternizzò nel Padre.
Ora, grazie a Giuseppe, il Padre è tra noi.
L’Energia potente, che tutto crea e sostiene, e che attraversa da un’estremità all’altra l’intero universo ed ogni essere vivente, si personifica nella figura storica di Giuseppe, artigiano e contadino.
La sua figura è così misteriosa che non sappiamo nemmeno chi fosse suo padre (Matteo dice che era Giacobbe; e Luca, invece,Elì), né dove nacque, né quando morì.
Non importa se egli ebbe coscienza di questa beatitudine.
Giuseppe è la personificazione terrena del Padre celeste e il Padre celeste si paternizzò nel padre terreno Giuseppe.
Questo è quello che conta.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)