Non c'è dubbio-scrive Ettore Masina, giornalista e scrittore nell'ultimo numero del mensile "Jesus"- che il potere di quello che cinque Papi hanno definito" imperialismo internazionale del denaro" si è fatto, in questi anni, più efficace ( e pericoloso per chi crede nella dignità dell'uomo), sia per l'uso di tecnologie che sino a poco tempo fa non esistevano, sia con l'introduzione nel mondo dei mercati di strumenti ideologici come le agenzie di rating, una specie di raffinate degenerazioni del Fondo Monetario Internazionale ormai assurte al grado di giudici senza appello dell'economia dei singoli Stati, mentre appare evidente che i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.Proprio come scriveva ai margini del Vaticano II,papa Paolo VI. Espresione- precisa Masina - che oggi andrebbe corretta in :"I ricchi diventano sempre più pochi". E' andata concentrandosi, infatti, ai vertici di una struttura parallela a quella degli Stati, una "cupola" fatta di pochissime persone, capaci di muoversi unitariamente con la forza ed il cinismo di una mafia di inedite proporzioni. Per esempio, secondo credibili indagini, non più di dieci persone hanno nelle loro mani il commercio alimentare mondiale e lucrano sulle carestie, le guerre, le calamità naturali e la fame delle vittime. Le nuove regole imposte dall'odierna crisi econonomico-finanziaria mondiale hanno una dura valenza nei Paesi sviluppati ma, nei confronti dei Paesi poveri, la violenza è devastante.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
L'immagine in basso é un dipinto dell'artista portoghese Maria José Silva,nota Mizé.