Renzi alle 8 e 28: “Bisogna cambiare la prescrizione”. Leggo e mi chiedo: ma Renzi è sveglio o ancora dorme? Perché se è sveglio non può non ricordare che il governo è già intervenuto sulla prescrizione (Fonte: Liana Milella - Repubblica.it)
Giusto per il gusto della memoria, che è il sale della vita terrena, tocca dirgli che lui parla di prescrizione dal 30 giugno, da quando il primo consiglio dei ministri sulla giustizia varò i famosi 12 punti e inguaiò l’estate del Guardasigilli Orlando, costretto ad aprire sul sito della giustizia un improbabile dibattito nei mesi del solleone. Anche di prescrizione si è parlato.
Poi è arrivato il secondo consiglio dei ministri, quello del 29 agosto. Altra conferenza stampa. Altri slogan. Siamo a oggi. Della prescrizione governativa non c’è traccia. La invoca Donatella Ferranti, l’ex pm passata in politica e presidente della commissione Giustizia della Camera. Lei i suoi passi li ha fatti. Ha presentato il suo ddl sulla prescrizione, lo sta portando avanti. Ma adesso interroga Orlando per capire che succede col ddl del governo. Un altro pasticcio, come quello della responsabilità civile. Di prescrizione, ovviamente, tranne Ferranti non si sarebbe preoccupato nessuno se non ci fosse stata l’Eternit, cui di certo le nuove norme non si sarebbero potute applicare. Anche perché proprio il quando e il come applicare le novità legislative è oggetto della solita rissa sulla giustizia. La prescrizione bloccata si applica o no ai processi in corso? Questo è il problema.
La destra trema. La sinistra è in imbarazzo. Il ddl dorme. Tutto questo Renzi non lo sa? E allora glielo diciamo noi.
Liana Milella
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