Lo scandalo delle sentenze che riguardano i malati che si curano col Metodo Di Bella si susseguono senza tregua.
Il logo del nuovo sito facebook: Giudice che vai, cura che trovi
Vergognoso l'ultimo caso di Flora Nardelli, 49 anni: la Corte d'Appello di Bologna le ha richiesto 113.000 euro, la somma spesa per la Terapia Di Bella usata per guarire dalla recidiva di un grave mieloma multiplo.La sentenza, non solo lede il diritto alla libertà di cura, ma in questo caso mette in grave pericolo la vita della paziente in cura dal Dott. Di Bella.Tredici anni fa Flora fu colpita dal tumore, curata con vari cicli di chemioterapia seguiti da un trapianto autologo, cure che non solo non hanno fermato il tumore, ma le hanno provocato un ulteriore tumore al polmone, che ha richiesto una difficile operazione.Disperata si rivolse, grazie al consiglio di un medico, al Dott. Di Bella che, considerata la gravità della situazione dovuta non solo al tumore ma alla terapie che l'avevano portata allo stremo delle forze, le disse con molta semplicità: proviamoci.Da allora, come potrete sentire direttamente dalla voce di Flora nel video fatto nel 2012, youtu.be/ZqAgkA2oRPE non solo il tumore è quasi completamente scomparso insieme alle varie dolorose lesioni ormai presenti in quasi tutto il corpo, ma la sua qualità di vita è ottima ed è potuta tornare finalmente alla sua vita normale.Questi risultati sono stati ottenuti . esclusivamente con il Metodo Di Bella!Come si può immaginare essere costretta ad interrompere la terapia, suona per Flora coma una condanna a morte, dato che le cure tradizionali hanno dimostrato di non avere più alcun effetto.Questa sentenza incredibile non è comunque la prima: dopo la sperimentazione che nel 98 aveva bocciato il Prof. Di Bella, migliaia di persone continuano a dispetto del responso ad usufruire della sua cura e a guarire, costretti però ad intraprendere una vera e propria lotta per ottenere il diritto a curarsi.Purtroppo regna la confusione più assoluta: mentre in alcune regioni come la Puglia è più facile ottenere il rimborso, in altre come l'Emilia, l'ostilità è molto forte.L'ultimo caso eclatante infatti è stato quello ormai noto di Barbara Bartorelli residente nel comune di Bologna e condannata dai giudici a rimborsare la somma di 41.178 euro per le cure che l'avevano guarita anche in quel caso da un tumore ematologico, un linfoma recidivato nonostante ripetuti cicli di chemio.Dopo due sentenze, che avevano decretato l'evidente efficacia del MDB, dopo ben 7 anni dalla guarigione completa, rinnegano ciò che le avevano concesso.Questa dura repressione intimidatoria per scoraggiare chiunque voglia curarsi col MDB ha da parecchio tempo superato i limiti.La rabbia nei malati che rivendicano il sacrosanto diritto alla salute sancito dalla Costituzione Italiana, sta crescendo come un fiume in piena.Il Dott. Giuseppe Di Bella nel suo studio
Questo è l'Articolo 32 a cui i cittadini si appellano,“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”In difesa dei propri diritti, è nato spontaneamente su facebook un gruppo che risponde in questo modo alle continue ingiustiziehttp://www.facebook.com/groups/283970168401325/ Giudice che vai, cura che trovi, mille iscritti in due soli giorni!Il nome ha preso come emblema il titolo dell'ultimo articolo di Gioia Locati sul Giornale , che riguarda proprio l'argomento delle sentenze nei confronti del MDB.Il gruppo di riferimento per il Metodo Di Bella su facebook è: http://www.facebook.com/groups/metododibellaitalia/