Give me Palahniuk, Give me Invisible Monsters.

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
  • Categoria Cuore

Vai a quando allunghi la mano e prendi Invisible Monsters, la libreria piena, ti guardano tutti, che cazzo si guardano?, abbassi gli occhi sul romanzo, apri una pagina a caso, “Passi tutta la tua vita a diventare Dio e poi muori.”

Flash

Dammi idillio.

Flash.

Dammi comprensione.

Vai a quando sei alle ultime pagine, ne mancano davvero poche, il male di Palahniuk è ormai entrato dentro, cinismo e distruzione che fanno male.

Torni a quando leggi le prime righe, ché pensi questo è matto e sei già perso nel suo stile.

Flash.

Dammi coraggio.

Flash.

Dammi immaginazione.

Vai a quando quando ormai hai capito tutto, vuoi proprio non finire questo romanzo perché hai la sensazione che sia un capolavoro e temi che Palahniuk possa in qualche modo rovinarlo, e, prima di leggere l’ultima parola, quella che mette fine, o forse no, a tutto questo strazio, pensi: Palahniuk è lo scrittore del male.

Flash.

Dammi emozione.

Flash.

Dammi fine.

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