Mi piacerebbe vivere in un musical. Michele dice che io e mia sorella siamo una sorta di juke-box: basta una parola per farci partire col coretto adatto. Sarà per questo che ci è piaciuto da morire "Tutti pazzi per amore" e che ci piace altrettanto "Glee", la serie americana (ideata da Ryan Murphy, lo stesso autore di Nip/Tuck) dedicata a un gruppo di ragazzi della high school che studia canto e un po’ di ballo per partecipare alle competizioni dedicate al musical. Il gruppo è eterogeneo in termini di razza, tendenze sessuali, interessi e problemi ed è guidato dal bel prof Will Schuester di spagnolo che è stato nel Glee Club ai tempi in cui studiava. Le star di Hollywood e i cantanti d’America fanno a gara per partecipare alle puntate, che sono sempre ben congegnate. Magnifica la puntata in cui la squadra di football americano è aiutata a vincere proprio da un membro del Glee Club, con una strategia molto particolare.
La Glee mania ovviamente non ha coinvolto solo le star: si moltiplicano a vista d’occhio i blog, i siti e i gruppi su Facebook che sostengono la serie. C’è anche un concorso per vincere il viaggio a Londra per il tour del Glee Club, che dal vivo fa rivivere le coreografie e le canzoni messe in scena nel film. Per vincere, avrei dovuto interpretare una delle coreografie… non me la sono sentita, nonostante la grande voglia di vivere in un musical.