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Gli adolescenti di oggi, tra affetti ed oggetti

Creato il 10 novembre 2013 da Candidonews @Candidonews

baby-prostituta

Lo scandalo delle baby prostitute della ‘Roma bene’ ha improvvisamente riacceso i riflettori sugli adolescenti, sul loro mondo e sul loro rapporto con la sessualità. Ore ed ore di tv utilizzate per spolpare l’argomento in ogni modo, con i soliti opinionisti del nulla, i Crepet, le Bruzzone, chiamati a pontificare su questo o quel servizio pruriginoso. Pomeriggio 5 che si ‘apposta’ davanti al portone del palazzo dove le ragazzine si prostituivano , Chi l’ha visto che entra in una delle stanze della perdizione mostrando addirittura i letti sfatti. Il letto del sesso, una nuova forma d’arte moderna, con gli adolescenti come artisti unici ed (in)discussi. Prostituzione si, televisiva aggiungo io. Fin qui l’analisi critica di questi ultimi giorni vissuti nel piccolo schermo.

Parlando del tema in questione invece, non si scopre nulla di nuovo. Le scorciatoie, nella vita, ci sono sempre state. Lavorare per un mese, otto ore al giorno, guadagnando 800 euro è più difficile e duro che vendere il proprio corpo in una notte, alla stessa cifra. La chiave è tutta lì. La giovane età è solo una aggravante, nulla di più. Il fenomeno non esiste da oggi ma da sempre. Adesso ci si prostituisce per una ricarica telefonica, per comperarsi il nuovo smartphone o la borsa griffata. Anni fa lo si faceva per mettere da parte i soldi ed acquistare una casa. Ed il tutto non riguarda solo le ragazze ed il sesso a pagamento. I maschi non sono da meno. Nelle scuole, ad esempio, si spaccia già in ‘tenera età’ ed i piccoli spacciatori si arricchiscono con una certa facilità, purtroppo.

apparire

Nessuno deve però pensare che le generazioni contemporanee siano composte da baby prostitute e spacciatori imberbi. Si parla di una netta minoranza, ora come decenni fa. Una cosa è certa, sono cambiati gli obiettivi, le finalità. I giovani d’oggi vivono nel presente, nell’immediato. Internet, la tv, l’epoca dell’immagine, dell’apparire hanno modificato le priorità? Hanno distorto i valori? In parte, forse. Ma questi strumenti sono solo i mezzi, non la causa. I giovani di 50-40 ed anche 30 anni fa potevano pensare ad un futuro con fiducia, seguendo un percorso che li avrebbe portati alla stabilità, alla costruzione di qualcosa di importante.

Oggi no, i diritti vengono sempre più limitati, l’incertezza è l’unica sicurezza nel destino degli adolescenti. Ecco perchè tutto va vissuto al momento, ora, perche il domani è quanto mai lontano, impalpabile. Ed ecco perchè, se la maggioranza dei giovani si limita a postare video su youtube, immagini su instagram o ad aggiornare gli stati di facebook e twitter, la ‘piccola minoranza’ che sceglie le ‘scorciatoie’ preferisce vendere il proprio corpo (e la proria anima) nel nome di uno dei simboli dell’epoca moderna. Gli oggetti. Forse unico sostituto degli affetti. Diventare ‘oggetti’ di divertimento per circondarsi di ‘oggetti’ che suscitino emozioni. Quelle emozioni una volta espresse dagli affetti. Quando tutto era più semplice e più sicuro. L’età dell’innocenza è finita, è il tempo de l’età dell’incertezza.


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