Concentriamoci sugli unrestricted free agent, ovvero quei giocatori che sono liberi a tutti gli effetti, su cui l’ultima squadra per cui erano sotto contratto non ha diritti per un’eventuale nuova firma. Partiamo dai campioni, i Lakers: sono liberi Fisher e Shannon Brown. Il venerabile maestro non si muoverà e per Brown si cercherà la soluzione migliore, anche se il ragazzo ha mostrato di stare bene nel sistema. I Celtics invece dovranno rinegoziare con Pierce e Allen, oltre ai quali ci sono Tony Allen, Michael Finley, Marquis Daniels, Shelden Williams, Brian Scalabrine e Nate Robinson. Alla fine Pierce e Allen non si muoveranno, e anche Tony resterà in verde dopo il ritorno di coach Rivers. Per gli altri, porte aperte, vadano dove vogliono. Nate potrebbe essere una mina vagante: penso che Dallas con Cuban e Golden State con Nelson potrebbero essere manicomi adatti…
Ray Felton non tornerà a Charlotte ma potrebbe essere lui il futuro in playmaker dei Knicks, anche perchè pare adatto al corri e tira di D’Antoni meglio di Duhon. I Bulls hanno liberato Brad Miller e Hakim Warrick. Miller potrebbe essere l’ideale come riserva in una squadra alla caccia del titolo: i Celtics sembrano interessati, soprattutto dopo l’infortunio di Perkins. Potrebber far comodo a molti. Warrick è un candelotto di energia dalla panchina: fossi gli Spurs o i Suns ci penserei….
Capitolo tiratori: Korver, Frye, Mike Miller, Roger Mason e Eddie House. Frye è probabile resti a Phoenix, che è casa sua e si è trovato alla grande col gioco guidato da Nash. A maggior ragione se parte Stat. Miller e Korver sarebbero due giocatori ideali per New York, o anche per Chicago, una delle peggiori squadre al tiro da tre punti. Roger Mason può essere un ottimo complemento per una contender, come del resto House, che non mi stupirei tornasse ai Celtics, o rifirmasse coi Knicks.
Poi abbiamo diverse ali piccole con atletismo e punti nelle mani: Josh Howard, Travis Outlaw, Rasual Butler, Dorell Wright e Al Harrington. Josh Howard ha fallito a Dallas e a Washington non ha avuto il tempo di farsi vedere. Deve recuperare dal problema al ginocchio ma può essere interessante. Da valutare anche la salute di Travis Outlaw ma a Portland ha dimostrato di poter far la differenza dalla panca. Dorell Wright deve ancora maturare ma può diventare un nuovo Bruce Bowen, grazie alle buoni difensive al tiro da fuori: in più ci mette quel pizzico di atletismo che non guasta. Wade potrebbe tenerselo agli Heat. Rasual Butler è un ottimo sesto uomo, affidabile dietro l’arco e in difesa. Bulls? Knicks? Per Harrington ci sarebbe da fare un poema, ma penso che per lui valga il discorso fatto per Nate Robinson: difficile da collocare, per caratteristiche più mentali che puramente tecniche.
Prima di chiudere, i lunghi veterani: Kurt Thomas, Haywood, Ilgauskas, Gooden e Oberto. Direi che dopo il guaio che terrà a lungo fuori Perkins e l’addio di Rasheed, Boston potrebbe prenderne uno, o addirittura due di questi. Tipo un Haywood per il quintetto e un Thomas, o un Gooden, per il pino. Gli altri sono tutti di sicuro affidamento: credo che il lituano Ilgauskas resti a Cleveland, o si ritiri.
Infine ci sono i grandi veterani: Shaq, J. O’Neal, Iverson e McGrady. Shaq potrebbe chiudere la carriera ai Nets, visto che da quest’anno giocheranno al Prudential Center di Newark, la città dove è nato. Potrebbe essere una celebrity che serve al nuovo proprietario Prokhorov per attirare gente, e poi potrebbe far da chioccia a Lopez. L’altro O’Neal, potrebbe anche lui essere buono per i Celtics o addirittura ai Lakers, comunque al minimo di stipendio. Due, tre stoppate le dà sempre il vecchio Germano. Per Iverson le scelte sono due: o resta a Phila fino al ritiro, la squadra della città che lo adora e lo ha adottato, oppure a Charlotte da coach Brown. Per McGrady è ancora più difficile: potrebbe restare ai Knicks o andare ai Clippers, comunque per fare il sesto uomo al minimo salariale, dando minuti di qualità.