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Gli anacardi: soprattutto dopo una certa eta’….

Creato il 02 novembre 2013 da Rossellagrenci

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Un frutto ancora poco conosciuto è l’Anacardo, originario dell’Africa e del Sud America. Il nome latino Anacardium richiama il cuore, a causa della sua forma. In realtà il vero nome è Cajou.

L’anacardo si trova in commercio già cotto e sgusciato, processo indispensabile per rendere questo frutto commestibile poichè altrimenti è tossico. Infatti quello che sembra il frutto, è in realtà solo un peduncolo floreale. Può essere allungato, ovale o a forma di pera; con colori dal rosso vivo al chiaro fino al giallo.
Il frutto propriamente detto è la castagna sottostante all’interno della quale si trova la mandorla che è la parte commestibile.

L’anacardo è un frutto secco ricco di fibre, Omega-3 e Omega-5, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e selenio. Ha inoltre un alto contenuto di vitamica C, B1, B2 e B5

Gli anacardi contengono meno grassi rispetto ad altri tipi di frutta secca. Inoltre, la maggior parte del loro grasso è costituito da acidi grassi insaturi. Gli anacardi contengono acido oleico, una sostanza considerata salutare per cuore e vasi. L’acido oleico abbassa i livelli di trigliceridi, che è particolarmente utile per le persone con diabete. Sono inoltre molto ricchi di rame che aiuta, così, l’assorbimento del ferro.
Gli anacardi aiutano contro osteoporosi, fragilità vascolare, problemi articolari e colesterolo alto. Per il loro alto contenuto di magnesio regolano la pressione sanguigna. Contengono un flavonoide che viene assorbito dalla macula retinica, proteggendo gli occhi dagli agenti aggressivi esterni e aiutando nella prevenzione della degenerazione maculare in età avanzata.


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