PARIGI – “Ogni riferimento a personaggi e fatti è puramente reale” recitava la locandina offerta agli ospiti della sfilata di Jean Paul Gaultier, che la sera di sabato 29 settembre sono stati trasportati indietro nel tempo, nei febbricitanti anni 80, tra le pop star che con il loro look hanno influenzato la moda.E sul palco, come special guest, ha sfilato anche la ex musa di Salvador Dalì Amanda Lear.
Negli anni 80, l’enfant prodige francese Gautier iniziava ad essere famoso nel mondo. Erano anni elettrizzanti, stellari, un periodo espansivo, la moda regnava con le sue top model, ma la musica dominava con i suoi cantanti-divi, mai più tramontati. Gaultier li utilizza tutti come immaginari modelli della sua collezione. Ogni uscita è legata a un personaggio, è costruita su di lui.
C’é Grace Jones la mitica, quella ritratta da Jean Paul Goude in posa plastica, di profilo, mentre si regge in equilibrio acrobatico su una sola gamba. Ci sono gli Abba, Annie Lennox, Boy George tutto in raso a motivi giapponesi, con una tuta ampia e un chimono. C’é Catherine Ringer, George Michael e soprattutto David Bowie, interpretato con una giacca nera avvitata ma senza schiena (un must di Gaultier), su un completo pantaloni in seta a fantasie geometriche molto colorate. La passerella musicale e teatrale si snoda tra tableaux vivants e gruppi di ballerini.
Gaultier stavolta ha previsto un vero show e fa sfilare anche Amanda Lear che si presenta sul palco con un body in paillettes fucsia dalla scollatura vertiginosa sul décolleté. Sorride, si diverte e mostra, malgrado l’età avanzi anche per lei, senza imbarazzo anche il suo lato B.
(LaPresse)