Si tratta di una realtà pedagogica mondiale per i bambini degli ultimi anni del nido e della scuola materna, nata in Danimarca negli anni ’50 e arrivata in Italia per iniziativa di genitori, educatori, associazioni. Domani, a Roma, si riflette sul fenomeno italiano
L’insegnamento privilegia l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità; l’alimentazione è prevalentemente biologica e i materiali pedagogico-didattici sono naturali; le attività educative si svolgono quasi completamente all’aperto per favorire la formazione di un sano rapporto con la natura e i bambini imparano facendo, in un contesto permeabile alla loro curiosità ed alla loro immaginazione.
L’Università Roma Tre organizza un convegno internazionale a cura della Prof.ssa Sandra Chistolini sul tema “L’Asilo nel Bosco nella pedagogia contemporanea” domani, 31 marzo, nell’Aula Magna del Rettorato di Roma Tre (via Ostiense 159, Roma) e che costituirà un’occasione per confrontare alcune esperienze europee (Spagna e Germania) con i progetti pilota italiani come L’Asilo nel Bosco di Ostia (Roma) e quello di Bologna.
In Italia gli Asili nel Bosco nascono per iniziativa di genitori, educatori, associazioni e sono gestiti privatamente. Le scuole nuove della fine dell’800 avevano del resto già appreso la lezione di Rousseau e di Pestalozzi aprendo porte e finestre alla campagna, ambiente nel quale i bambini dovevano poter vivere la propria esperienza di crescita individuale e collettiva, secondo le leggi dello sviluppo biopsicofisico e sociale. Nel primo Novecento in Italia fu aperta la prima scuola dell’Agro Pontino e a Milano Giuseppina Pizzigoni diede vita alla sperimentazione della scuola all’aperto entrata nel sistema nazionale dell’istruzione primaria.
Alcune scuole nel bosco sono oggi riconosciute dallo Stato come in Germania avviene per la Waldkindergarten di Flensburg, altre sono inserite nei servizi per l’infanzia di centri specializzati come si rileva in Gran Bretagna che attualmente riunisce le varie iniziative nella Forest School Association.
Le Scuole nel Bosco prevedono anche la formazione dei docenti, secondo metodologie attive e partecipate. Esiste una ampia articolazione nelle varie realizzazioni che si spostano dall’istruzione formale a quella informale. Qualcuna è parte integrante del sistema formativo ufficiale, qualche altra è una vera e propria scuola alternativa. Le dizioni presenti nelle varie lingue sono: Scuola nel Bosco, Waldschule, Forest School, Bosquescuela, Skogsmulle, Skovbørnehave, L’école en forêt o L’école dans les bois.