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Gli chalet in Thailandia?

Creato il 01 marzo 2013 da Italianoabangkok @BeingAndrea
  • Sì, ma in stile Lanna!

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    Doi Tung Royal Villa della Fondazione Mae Fah Luang - Madre Reale Celeste

    Uno splendido chalet tutto in legno, immerso in un bosco e circondato dalle montagne, con tanto di tetto spiovente e giardino fiorito curatissimo. Se non fosse stato per gli inusuali 30°C di febbraio e per gli alberi di banano sparsi qua e là, avrei pensato che per magia, in meno di un ora di macchina da Chiang Rai, eravamo arrivati in un qualche paesello delle Alpi svizzere…e invece
    …siamo semplicemente a Doi Tung, al confine fra la Thailandia e la Birmania!

    Doi (ดอย) in tailandese significa “montagna e questa non è né la più alta (che invece è Doi Inthanon a Chiang Mai che con i suoi 2565 mslm rappresenta il punto più alto della Thailandia - poco più della metà del Monte Bianco) né la più frequentata dai turisti (Doi Suthep sopra a Chiang Mai, con il famoso Wat Phrathat Doi Suthep * ) ma di sicuro, con i suoi 1389 metri, è quella che ha fatto acquisire alla Provincia di Chiang Rai l’appellativo di “Svizzera della Thailandia”!

    Come in un valico montano ci sono anche le bandiere tutte in fila che sventolano come a dare il benvenuto a chi transita per la strada e non mancano ovviamente i turisti che scattano “foto-cartolina” per immortalare la bellezza dei luoghi.

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    Non vi sembra un passo di montagna? Mancano solo Heidi e le caprette che fanno ciao!

    Ma che ci fa in Thailandia uno chalet alpino?
    La bellissima costruzione che domina la collinetta fiorita, oggi parzialmente aperta al pubblico, è stata costruita nel 1988 come residenza per la madre dell’attuale Re in questa regione. Parte del complesso visitabile del Doi Tung Development Project è proprio dedicato alla Principessa Srinagarindra, fondatrice del progetto e promotrice in prima persona, fino alla sua scomparsa a 94 anni nel 1995, del recupero e lo sviluppo del territorio e delle popolazioni di questa parte remota del paese. Doi Tung si trova infatti nel cuore della parte tailandese del Triangolo d’Oro e fino alla metà dagli anni ‘90 era una terra che traeva la sua ricchezza dalla coltivazione del papavero da oppio e dalla conseguente produzione e traffico di eroina. Il processo di recupero non fu certamente indolore ma è anche grazie al forte impegno della Principessa Madre Srinagarindra che oggi i papaveri sono stati sostituiti da fiori ornamentali, fragole e coltivazioni agricole esportate in tutta la Thailandia.

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    Pannello all’interno della “Hall of Inspiration”

    Una donna dalle origini umili che, divenuta membro della Famiglia Reale, non dimenticò le sue radici e seppe dedicare parte della sua vita ad aiutare il suo popolo.

    Negli anni ‘30 e per tutta la durata della II Guerra Mondiale la Principessa Madre e la Famiglia Reale Tailandese vissero nelle vicinanze di Losanna, in Svizzera. Il ritorno ufficiale in Thailandia avvenne nel 1945 ma sicuramente la lunga parentesi europea segnò in modo incisivo la Principessa Srinagarindra che fra le montagne di Chiang Rai rivide in qualche modo le Alpi che la ospitarono per tanti anni.

    Presto su Viaggio Vero parlerò più nello specifico del Doi Tung Development Project…
    per cui vi lascio godere in santa pace di alcune foto che più delle parole descrivono come si possa vedere un angolo di Svizzera al confine con la Birmania.

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    Mae Fah Luang Garden

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    Royal Villa

    Non nobile di nascita ma nobile nei gesti
    “cit. tratta da “Hall of Inspiration”

    * i dati statistici che fanno di Doi Suthep la montagna più frequentata dai turisti sono inesistenti 

     


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