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GLI ESUBERI TRA GLI AMMINISTRATIVI ED IL PONTE SUL FIUME KWAI - Partita la procedura di messa in mobilità degli amministrativi di Circumvesuviana

Creato il 25 ottobre 2012 da Ciro_pastore

GLI ESUBERI TRA GLI AMMINISTRATIVI ED IL PONTE SUL FIUME KWAI  -  Partita la procedura di messa in mobilità degli amministrativi di Circumvesuviana Partita la procedura di messa in mobilità degli amministrativi di Circumvesuviana GLI ESUBERI TRA GLI AMMINISTRATIVI ED IL PONTE SUL FIUME KWAI IL PONTE SUL FIUME KWAI Marcia dei soldati http://www.youtube.com/watch?v=6EflzGbTXms Scena distruzione ponte http://www.youtube.com/watch?v=PskoqCtRFD4&feature=related Personalmente, detesto pronunciare la frase:”Io ve lo avevo detto”. Eppure, nonostante non gradisca il ruolo di funerea Cassandra, oggi non posso che esordire con questa frase che non dà alcuna soluzione alla situazione, che pure avevo con netto anticipo segnalato e per la quale nel tempo avevo dettato in molteplici interventi le soluzioni che oggi (e solo oggi, purtroppo) i principali sindacati propongono come propria linea di azione. La procedura innescata con la comunicazione ai sindacati da parte di Circumvesuviana era prevedibile già a partire da quell’infausto 16.12.2011, data in cui con un “accordo quadro” si creava un percorso giuridico e procedurale che, inevitabilmente, doveva forzatamente sfociare nell’atto di cui ora tutti voi siete a conoscenza. I 64 esuberi non sono (nemmeno per i sindacati) un fulmine a ciel sereno, anzi il fulmine c’era già stato un anno fa ed ora, per un tragico ritardo nell’applicazione delle leggi della fisica, ne abbiamo ascoltato solo l’effetto sonoro, cioè il tuono. Un tuono che viaggiando ad una velocità minore della luce, ci ha messo un anno per manifestarsi ma che non poteva essere evitato. La genesi della procedura avviata in queste ore è in quell’accordo, inutile negarlo. Ora, con netto (e colpevole) ritardo, le principali organizzazioni sindacali (la quadrupla come uso chiamarla io), si affrettano ad indicare – finalmente in maniera netta e categorica – cosa intendono proporre unitariamente in opposizione alla linea aziendale. In ogni caso, meglio tardi che mai … Infatti, se analizziamo i 6 punti in cui si articolerà l’azione sindacale (così come delineata nel volantino pubblicato ieri), si scopre che il modesto 8e poco dotato intellettualmente) scribacchino amatorialequale io sono e resterò, aveva con anticipo e con dovizia di particolari indicato le stesse identiche soluzioni che solo, oggi, vengono accolte integralmente dai ben più attrezzati e potenti vertici sindacali di categoria. Partiamo dal primo punto. I sindacati affermano “… di respingere con forza le procedure di licenziamento, visto l’accordo regionale del 16 dicembre 2011, che in merito alla crisi del TPL individua un percorso ben definito a tutela dei livelli occupazionali..” e al punto 2 “…la necessità di verificare, in via preliminare, la riduzione dei costi generali, per oggi e per il futuro, ed avviare l’eliminazione di consulenze, esternalizzazioni non necessarie, con il pieno utilizzo delle risorse umane e delle professionalità presenti all’interno delle aziende… ”. Come si vede, pura enunciazione di principi sui quali non si può che concordare. Al punto 3, invece, si avanza una proposta operativa, cioè “…accelerare il percorso di riduzione dei costi (riferiti anche alle retribuzioni) relativi al “management” … quello sì in forte esubero…”. D’altra parte, se oltre il 25% degli amministrativi è in esubero, bisognerebbe licenziare corrispondentemente i dirigenti in esubero con la stessa proporzione (cioè, 8 dirigenti in meno sui 30 attuali nel Gruppo EAV che, peraltro, costano in media circa 150mila euro/anno pro capite). Per quanto riguarda il punto 4 “…attivare le azioni necessarie per incrementare le risorse economiche rivenienti dai ricavi da traffico…” questa opzione presuppone una riorganizzazione dei processi lavorativi ed una conseguente riqualificazione che viene richiamata anche dal punto 5 “…nessuna quantificazione di “esuberi” può prescindere da una definizione delle risorse umane per garantire tutte le attività amministrative, tecniche, manutentive e di esercizio necessarie allo svolgimento del servizio affidato…”. Ma come tutti sanno (anche le pietre oramai) la riorganizzazione non è stata mai nemmeno avviata, nonostante io (e tanti altri) ne avessimo sostenuto la preliminare necessità. Per finire, al punto 6 si dice che “l’accordo regionale del 16/12/2011 (…) prevede in “primis”, oltre alla possibilità di esodi agevolati, quello di avviare percorsi di riqualificazione del personale (con il finanziamento del fondo regionale), che consentano un riequilibrio verso il personale più specificamente impegnato a garantire il regolare svolgimento del servizio ferroviario. Le procedure di riqualificazione devono essere condivise e con garanzia salariale per i lavoratori interessati. Tale percorso impedirebbe, altresì, il verificarsi di una situazione paradossale, ovvero da un lato lavoratori “costretti” alla riduzione del salario in funzione dell’applicazione dei contratti di solidarietà, dall’altro lavoratori necessariamente impegnati in prestazioni straordinarie per attività che devono garantire il servizio all’utenza”.  In sostanza, la vecchia e condivisibile spalmatura degli esuberi (previa congrua riorganizzazione dei processi) che più volte da più parti veniva sollecitata. Nonostante, il notevole ritardo con cui questa linea viene presentata a noi amministrativi (ma suggerire sommessamente a tutti i lavoratori di Circumvesuviana), al di fuori di ogni opportunismo corporativo, non resta che condividere queste scelte che, peraltro, contengono integralmente le posizioni espresse dal “Comitato 1° ottobre”. Quindi, personalmente ritengo che lo sciopero di lunedì 29 ottobre debba vedere la partecipazione integrale di tutti gli amministrativi. Anzi, è indispensabile che la partecipazione sia evidenziata da un immenso striscione degli amministrativi (dietro il quale mi piacerebbe ci fossimo tutti) che potrebbe recare queste parole: “AMMINISTRATIVI CIRCUMVESUVIANA – Non vogliamo essere gli agnelli sacrificali”. Il mio solito link multimediale fa riferimento ad un famoso film, Il ponte sul fiume Kwai, che mette in risalto la follia della guerra e l'assurdità dell'etica militare. In Birmania, durante la seconda guerra mondiale, in un campo di prigionia giapponese il colonnello inglese Nicholson (Alec Guinness), dopo aver subìto lunghe torture inflittegli dal comandante giapponese, per il suo rifiuto di far lavorare gli ufficiali, in violazione delle norme della Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra, accetta di dirigere i propri uomini nella costruzione di un ponte sul fiume Kwai. L’impettito ed orgoglioso colonnello si era guadagnato la stima dei suoi uomini e per questo accettano di lavorare al meglio delle possibilità quando Nicholson decide di collaborare, pur sapendo di correre il rischio che la sua opera venga vista come collaborazionismo. Il colonnello Nicholson, invece, vede nella realizzazione di quest'opera una dimostrazione della superiorità tecnica inglese rispetto a quella dei giapponesi ed, in fondo, un’anomala rivincita morale nei riguardi del nemico. È la dignità umana, prima, e militaresca, poi, di quei prigionieri ad esser stata messa in discussione. Ed è solo per salvaguardare quella dignità che il colonnello accetta di “collaborare”. Il colonnello Nicholson finirà per restare ucciso dallo scoppio di una bomba sparata da un mortaio inglese; ma cadendo morto proprio sul detonatore, che fa saltare le cariche che fanno esplodere il ponte col treno in attraversamento, avrà salvato l’onore dei suoi soldati e difeso indirettamente la patria dal nemico. Tutto questo “paraustiello”, per dire che l’inspiegabile individuazione da parte aziendale negli amministrativi come causa di ogni male, sia non solo pericolosa e foriera di danni immediati, ma contenga una dichiarazione di definitiva indegnità per tutti i 230 amministrativi, d’ora in poi marchiati con il segno indelebile della loro sostanziale inutilità. È per questo motivo che invito tutti a marciare lunedì prossimo fischiettando ORGOGLIOSAMENTE la marcetta dei soldati del Ponte sul fiume Kwai  http://www.youtube.com/watch?v=83bmsluWHZc&feature=related Ciro Pastore - Il Signore degli Agnelli   chi ne avesse il tempo e, soprattutto, l'interesse potrà verificare quanto scritto finora sugli argomenti citati in questo post su http://lantipaticissimo.blogspot.com/

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