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Gli eventi e la sicurezza – La strage del Love Parade

Creato il 26 luglio 2010 da Piero Iacono

Nel 1985 si disputò la finale di Coppa dei Campioni fra Liverpool e Juventus. La UEFA designò lo stadio Heysel di Bruxelles per disputare l’incontro.La designazione dello stadio fu criticata da entrambi i club: la struttura era fatiscente, priva di adeguate uscite di sicurezza e di corridoi di soccorso. Il campo di gioco e le tribune erano mal curati. Le Assi di legno erano sparse per terra. I muretti divisori erano fragili e da essi si staccavano pezzi di calcinacci. Le tribune di cemento erano vecchie e sgretolate. Lo scarico dei servizi igienici colava dai muri.

Nonostante questo lo stadio fu confermato.

Fu una tragedia. Poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni, morirono 39 persone e ne rimasero ferite oltre 600.Paolo Frajese, storico cronista della Rai, raccontò così la tragedia:

Purtroppo, sabato24 luglio 2010, è successo qualcosa di simile. La calca mortale ha ucciso all’evento Love Parade, a Duisburg ( in Germania ).

Le caratteristiche sono state le stesse della strage dell’Heysel: non c’erano forze dell’ordine, non c’erano vie d’uscita. I 1200 agenti che dovevano garantire l’ordine hanno, senza alcun senso,bloccato l’unico accesso. Il motivo ? Affincè non entrasse troppa gente nel recinto adibito ad ospitare l’evento !

E’ a dir poco scandaloso come nessuno degli organizzatori non abbia predisposto le adeguate vie di fuga. E’ inconcepibile come al Love Parade, una festa pacifista che ha più di 20 anni, possano essere stati compiuti errori così elementari.

Quando si organizzano manifestazioni come queste, bisogna rivolgersi a specialisti. Gestire grandi folle non è compito per gli improvvisati: un minimo errore può costare la vita a chi partecipa.

Manifestazioni come il Love Parade e, in generale, gli altri grandi raduni per divertirsi e, talvolta, sballarsi,sono una ghiotta occasione di business. Dietro alla partecipazione gratuita,infatti,si celano gli interessi – per nulla legati alla beneficenza – di coloro che guadagnano dalla vendita di prodotti di ogni tipo ( purtroppo anche le droghe ). Una organizzazione che si rispetti non può sacrificare, alle esigenze di bilancio,la sicurezza dei partecipanti.Dire “è troppo costoso”, quando si parla di sicurezza, è semplicemente inumano.

Per fortuna,però,esistono anche degli esempi opposti. 

Un caso di perfetta organizzazione, da un punto di vista della sicurezza, viene proprio dall’Italia. La Giornata Mondiale dei Giovani a Tor Vergata,infatti, fu organizzata in modo perfetto. Per quella importante manifestazione, era previsto l’arrivo di 700 mila persone. La Protezione Civile – responsabile dell’organizzazione dell’evento - si organizzò affinchè potessero venire accolti 2 milioni di visitatori. Per arrivare a Tor Vergata, furono previste 27 ( e non una !!! ) vie di accesso a raggiera. Furono,inoltre,organizzate una serie di isole con servizi essenziali : assistenza sanitaria, informazioni ai partecipanti, punti di ristoro.

Un vecchio proverbio dice che “ la sicurezza non è mai sicura ”. Io preferisco dire che non è mai troppa.

Piero Iacono

foto:flickr

Gli eventi e la sicurezza – La strage del Love Parade


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