“E’ tv educativa mamma, la rossa con il bikini color lime, ha una laurea da insegnate”
La mia generazione come quella di qualsiasi persona nata dopo gli anni 80 non è stata cresciuta dai genitori, ma dai media. I nostri genitori, hanno subito un lavaggio del cervello dal movimento liberal-femminista-ateo-estetico, sacrificandoci sull’altare della correttezza politica. Venne detto loro di non essere ‘oppressivi’ o ‘invadenti’ come successe ai loro genitori, concedendoci le nostre libertà e lasciandoci autonomia nella scelta del nostro personale cammino.
Molto Political Correct….Ma concretamente che successe? Siamo stati letteralmente gettati in pasto ai lupi (“travestiti da pecore”, aka la Fabian Society).
In mancanza di una guida o di un sistema di valori e con il disperato bisogno di averne uno, tipico di tutti i bambini, ci legammo all’unica forza che sembrò prendersi cura di noi – I media illuminati. Quindi, fin dalla nostra più tenera età, abbiamo assorbito incessantemente un messaggio: “‘Donne assatanate + uomini arrapati + sesso sfrenato = felicità”. Questo è l’unico messaggio che abbiamo ricevuto da mamma tv e sarà l’unico messaggio che le generazioni future riceveranno.
Se si prende una generazione e la si priva di tutti i valori morali di tutte le linee guida e del supporto, di tutta la spiritualità e dell’umanità, bombardandola con esplicite, deumanizzanti immagini sessuali è questo ciò che si ottiene.
Le donne di oggi si giudicano, non come madri, nutrici, o compagne, ma dalla velocità con cui gli uomini le umiliano e le degradano . Quello che 50 anni fa veniva considerato un trattamento degradante da parte degli uomini, ora è considerato un complimento.
Recentemente una mia amica mi ha riferito, raggiante di orgoglio, come era riuscita ad ottenere il suo nuovo posto di lavoro con le sue gambe: “Il boss mi disse chiaramente che non ero in grado di svolgere il lavoro richiesto” “Ma pensò che sarebbe stato bello vedere ogni giorno quel paio di gambe”.
UNA RAPPRESENTAZIONE CINEMATOGRAFICA
17 Again – Ritorno al liceo con protagonista Matthew Perry è un raro esempio di come i film dovrebbero essere. Il personaggio di Matthew Perry, uomo di mezza età, viene trasportato indietro nel tempo per rivivere la sua adolescenza, ai giorni nostri. Nella pellicola fraternizzerà con gli amici della figlia adolescente, rimanendo sconvolto dalla loro forte carica sessuale e dalla mancanza di limiti nei loro comportamenti.
In una scena si siede con tre di loro e li dice: “Dovete smetterla di comportarvi in questo modo. Se non rispettate voi stessi, chi altro lo farà?”
Tutti si guardano l’un l’altro sbigottiti, facendo intuire allo spettatore che “forse” il messaggio è arrivato … purtroppo non è così, infatti uno dei giovani risponde:
“Non devi rispettarmi!”
Oltraggiata e non contenta di esserre da meno, una delle ragazze presenti aggiunge:
“Beh, puoi rispettarmi ancora meno!”
Prima dell’uscita trionfante dell’ultimo amico:
“Non devi neppure ricordarti come mi chiamo!”
Egli li guarda, senza parole, prima di scuotere la testa e dichiarare:
“Questo è un problema degli altri papà.”
I GENITORI SONO ALTROVE
Il problema di fondo consiste ovviamente, nel fatto che nessun papà – o mamma – se ne interessano.Sono tutti troppo disperati per apparire ‘fighi’ ed essere gli ‘amici’ dei propri figli. L’idea di fornire un solido quadro morale ai figli, assumendosi la responsabilità per il loro sviluppo, piuttosto che lasciarli ad amici e Facebook, è un anatema.
A titolo di esempio, questo Natale, sono andata a casa di mio zio e di mia zia. Hanno una figlia di 13 anni, tipicamente ossessionata dal suo telefonino e da facebook.
Sua madre mi confessò di aver dei problemi nei rapporti con la giovane e mi chiese se io, prima dei 16 anni, avessi mai mandato a fanculo i miei genitori”. Rimasi scioccata. Le dissi che non avevo ancora mandato a quel paese nessuno dei due e che mai mi sarei sognata di farlo.
A quanto pare però, questa è la tipica risposta che ottengono i miei zii.
Tenete a mente che non ci sono ‘problemi familiari’, i genitori sono sposati con buoni posti di lavoro e con entrambi i figli che vanno a scuole private -nonostante ciò la prole è già “persa”.
Le giovani ragazze, come mia cugina e come le fanciulle di tutto il mondo, vengono lasciate sole ed allevate dai media – i quali ripetono costantemente che tutto quello che hanno da offrire al mondo è l’involucro all’interno del quale vivono – di quanto arrapanti siano.
Il loro valore nella vita, viene misurato a seconda di quante persone riescono ad accalappiare con la loro sensualità. Il vantarsi delle proprie ‘conquiste’ è un comune argomento di conversazione tra le giovani ragazze.
FINGENDO DI ESSERE GIOVANI DONNE
Questo lavaggio del cervello è talmente ampio che molte delle mie amiche – solari, attraenti, gentili e premurose – hanno cominciato ad avere rapporti non protetti con sconosciuti fin dall’adolescenza.
Molte hanno abortito (i dati ufficiali nel Regno Unito mostrano che circa il 30% delle donne che desidera l’aborto non ha utilizzato alcun metodo di contraccezione), portandosi dentro un fardello per tutta la vita.
Può questa quantità di sofferenza e di dolore essere giustificata da 5 minuti di sesso anestetizzato con qualcuno di cui probabilmente si dimenticherà presto il nome? Purtroppo, in qualche modo, generazioni di ragazze sono state convinte che fosse fattibile.
Probabilmente potrei andare avanti con questo argomento per anni, descrivendo tutti gli avvenimenti deumanizzanti accaduti ai meie amici – che tutte le donne intelligenti e ben istruite si facciano avanti per combattere questo scempio!